64enne conosce 13enne su Second Life e la violenta

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Pedofilo adesca minorenne su Second Life

Second Life può diventare una tana per pedofili, così come molti social media. Non ci stancheremo mai di ricordare ai genitori di monitorare costantemente l’attività on line dei figli, perché le minacce sono in agguato. Un 64enne americano, ma residente in Portogallo, aveva iniziato a chattare con una 13enne italiana su Second Life, una sorta di mondo virtuale. I due si erano registrati con nomi falsi e, a un certo punto, risultavano marito e moglie. La ragazzina aveva anche inviato all’anziano diverse foto. I due però non si erano mai visti, finché il 64enne, qualche giorno fa, ha deciso di venire in Italia con la moglie, ovviamente ignara di tutto. Il capo della Squadra mobile di Milano, Lorenzo Bucossi, ha affermato che era impossibile non capire che la ragazzina fosse minorenne:

“Ha le caratteristiche fisiche di una studentessa delle scuole medie, impossibile scambiarla per una più grande di 13 o 14 anni”.

Il 64enne è stato messo in manette una settimana fa a Milano con l’accusa di atti sessuali con minorenne. Il gip ha poi confermato l’arresto. La moglie del pedofilo non era a conoscenza dell’indole del marito, o meglio ne era a conoscenza in parte e sperava che un viaggio in Italia potesse cambiarlo. Invece lui era voluto venire in Italia proprio per consumare un rapporto ‘intimo’ con la 13enne. L’uomo ha sfruttato una breve assenza della moglie per portare la minorenne nell’appartamento affittato nei pressi del carcere San Vittore. I due hanno consumato un rapporto ‘intimo’. La 13enne, che in quei giorni aveva fatto da ‘Cicerone’ alla coppia di turisti, ha avuto il coraggio di confessare gli abusi subiti dal 64enne sia all’insegnante che ai genitori. Questi hanno subito sporto denuncia e, dopo diverse indagini, il pedofilo americano è finito in manette.

Molte persone, negli ultimi anni, si sono iscritti a Second Life, un mondo virtuale elettronico fondato nel 2003. La piattaforma consente agli iscritti di avere una seconda vita, ovviamente digitale. Negli ultimi anni il successo di Second Life è diminuito ma tuttora vanta molti utenti. All’inizio la piattaforma venne definita “rivoluzionaria” dagli esperti di hi-tech, ma col passar del tempo ha perso smalto. L’azienda che ha creato Second Life guadagna ogni anno circa 90 milioni di euro. Pare che l’idea, un tempo considerata vincente, sia oggi considerata desueta. Linden Lab ha annunciato che alla fine del 2016 creerà una nuova piattaforma, Sansar, molto simile a Second Life ma creata espressamente per la realtà virtuale.