714 rifiuti su 100 metri di spiaggia: plastica e polistirolo al top

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Spiagge piene di rifiuti

Altro che conchiglie. Sulle spiagge italiane c’è di tutto, ci sono troppi rifiuti. E’ stato accertato che su ogni 100 metri di spiaggia ci sono mediamente 714 rifiuti come giocattoli, cotton fioc, cartacce, mozziconi di sigaretta e tappi di bottiglia. Il dato allarmante è contenuto nel rapporto di Legambiente Beach Litter. L’associazione ambientalista ha compiuto accertamenti su 47 spiagge italiane scoprendo la bellezza di oltre 33.000 rifiuti. Uno vero scempio. Gli oggetti più presenti sulle spiagge sono pezzi di plastica e polistirolo che, col passar del tempo, vanno in frantumi e vengono ingoiati dai pesci; quindi arrivano sulle nostre tavole. Molto presenti sulle spiagge italiane anche cotton fioc e mozziconi di sigaretta. Le peggiori spiagge italiane per quantità di rifiuti sono quelle di Coccia di Morto (Fiumicino) e di Olivella (Palermo). Pensate che ripulire tutte le spiagge europee costa ogni anno 411,75 milioni di euro. Non sarebbe meglio essere più responsabili ed usare tale denaro per aiutare, magari, i più deboli o fornire più servizi ai cittadini? Rossella Muroni, presidente di Legambiente, ha affermato:

“Il problema dei rifiuti spiaggiati e di quelli in mare rappresenta solo la punta dell’iceberg. Circa il 70% dei rifiuti che entra a contatto con l’ecosistema marino affonda e solo il 15% resta in superficie. Per questo è urgente mettere in programma azioni per la progressiva riduzione dei rifiuti in mare e nella fascia costiera come previsto dalla direttiva Ue Marine Strategy, che in Italia non sono state ancora messe in campo”.

Il rapporto di Legambiente è collegato all’importante campagna “Spiagge e Fondali puliti – Clean up The Med 2016” promossa per sensibilizzare la popolazione sul problema dei rifiuti in mare e sulle spiagge. Nel fine settimana, chi lo vorrà, potrà aderire alla campagna e mettersi a pulire spiagge, mari e scogli.  Su può tranquillamente dire che un giorno nei mari italiani ci sarà più plastica che pesci. La situazione, come visto, non è migliore sulle spiagge, dove bottiglie ed altri oggetti di plastica, nonché polistirolo, regnano sovrani. La presenza massiccia anche di rifiuti sanitari sta a significare che gli impianti di depurazione non sono efficienti e che molte persone gettano nel wc oggetti che invece dovrebbero finire nel cassonetto dell’immondizia. Bisogna essere responsabili e capire che gettare i rifiuti in mare e sulle spiagge è un gesto sciagurato che danneggia non solo l’ecosistema marino ma anche il turismo e l’economia. Bisogna, ad esempio, spendere molto denaro per ripulire spiagge, coste e fondali marini e far tornare, quindi, attraenti le località turistiche.