Al grido di “Hold The Door”, le lacrime del Web alla 6×05 di Game Of Thrones

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SPOILER, ATTENZIONE. Lo scrivo a caratteri cubitali, onde evitare polemiche di ogni sorta. Chi si è astenuto dalla visione, non seguendo la programmazione americana, dell’episodio 6×05 di Game Of Thrones, non continui la lettura dell’articolo. Chi ha pianto lacrime amare, invece, lo faccia.

La 6×05 di Game Of Thrones è un episodio rivelatore, a metà tra passato e presente. Solitamente questo genere di episodi determinano la sconfitta o la morte di un personaggio molto amato e la rivelazione di aspetti, utili alla storia, di cui lo spettatore non aveva contezza. Il quinto episodio della sesta stagione di Game Of Thrones, l’epica serie della HBO, amata da mezzo mondo, ha suscitato commozione ed incredulità. Lacrime su Twitter e qualche consapevolezza in più.

Se oggi #GameOfThrones risulta tra i primi dieci trend Twitter è proprio grazie a lui, Hodor, gigante buono il cui ruolo ed il cui nome hanno avuto senso alla fine della sua avventura, in un dialogo tra passato e presente che ha fatto onore al personaggio, per la sua fedeltà unica nei confronti degli Stark.

Hodor si sacrifica per salvare Bran Stark e, nei suoi ultimi istanti di vita, un dialogo tra passato e presente, porta il personaggio a pronunciare le sue uniche ed ultime parole: “Hold The Door”. Dalle fatali parole di commiato, il senso del ruolo del personaggio della serie e del suo nome. Salvare Stark dagli Estrani; tenere ferma la porta del nascondiglio. Questo ciò che l’aspettava dall’inizio della sua esistenza. Questo ciò per cui, adesso, il Web lo piange. Uno di quei personaggi che, silenziosamente buoni, si sacrificano per i protagonisti, lasciando dietro se’, una valle di lacrime ma pochi dubbi circa il loro animo puro. Hold The Door, ormai un cimelio, per un personaggio indimenticabile della serie, dalle cui labbra non sentiremo più pronunciare il suo nome.