Alex Schwazer positivo al test antidoping: livello testosterone superiore 11 volte alla norma

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Alex Schwazer positivo al test antidoping: troppo testosterone

Doccia gelata per l’atleta Alex Schwazer, risultato positivo a un test antidoping. Ci risiamo. Il celebre marciatore risultò già positivo all’Epo e venne tenuto lontano dal mondo del sport per 3 anni e 8 mesi. Probabilmente, quegli anni di assenza dalle marce non sono bastati: Alex ci è ricascato. Da un test inaspettato è emerso un livello di testosterone superiore di 11 volte quello normale. Peccato, proprio adesso che il podista altoatesino stava iniziando un nuovo percorso, stava iniziando una seconda vita podistica. Forse sono valsi a poco anche i consigli di uno dei più grandi maestri dell’antidoping, Sandro Donati, che all’inizio ha aiutato molto Schwazer. Chi lo sa?

Eppure tutti erano con Alex lo scorso 8 maggio, alle Terme di Caracalla, quando è tornato a correre dopo quasi 4 anni di squalifica per doping. Una bella prova quella romana: il podista altoatesino ha domato i più grandi marciatori ed ha lambito il suo primato personale. Peccato per un atleta 31enne che, probabilmente, non sa fare a meno di sostanze per migliorare le sue prestazioni fisiche. Molti hanno interpretato il trionfo a Roma come la ‘rinascita’ di Alex Schwazer. Ora la batosta. Dopo la diffusione dell’angustiante notizia, il team che segue Alex ha rilasciato un laconico commento:

“Impossibile, è impossibile”.

Adesso si rischia grosso, Alex rischia molto. I Giochi di Rio, a cui si era qualificato grazie alla recente vittoria di Roma, rischiano di allontanarsi. Del resto, molti atleti non avevano visto di buon occhio la partecipazione all’evento di uno sportivo che era stato sospeso per molto tempo a causa del doping. Il campione europeo Yohann Diniz, ad esempio, aveva scritto su Twitter:

“Il suo ritorno è una brutta notizia, è una persona cattiva”.

Fervido oppositore di Schwazer anche Gianmarco Tamberi, che ha detto recentemente:

“Vergogna d’Italia, squalificatelo a vita, la nostra forza è essere puliti! Noi non lo vogliamo in Nazionale”.