Argentina, calciatore muore in campo dopo scontro con avversario

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Argentina, calciatore muore in campo

Un altro calciatore che muore in campo. Un’altra giovane vita che vola via. Una partita di calcio, in Argentina, è diventata una tragedia. Il 24enne Micael Favre è deceduto dopo lo scontro con un avversario. Michael stava giocando bene la sua partita di un campionato regionale argentino. A un certo punto è rimasto a terra a causa di uno scontro con un avversario; poi si è rialzato ed ha preso un’altra botta, cadendo nuovamente a terra. Stavolta, però, Michael non si è rialzato: è stato subito portato in ospedale con le convulsioni ma i medici non sono riusciti a salvarlo. Favre è morto poco dopo il ricovero nel nosocomio argentino.

Talvolta gli scontri durante le partite di calcio sono così forti che possono causare seri danni alla salute degli atleti. A Favre lo scontro è costato la vita. Il 24enne giocava con il San Jorge de Villa Elisa, stava dando il massimo, come sempre, ma quello scontro con Geronimo Quintana, un avversario gli è costato caro. L’atleta è stato colpito da convulsioni ed è deceduto dopo qualche ora dal ricovero in ospedale. Dopo il contrasto con Quintana, Michael si era rialzato ma è stato subito colpito alla testa, con l’avambraccio, da un altro avversario, Favio Larrosa. Favre ha cercato di rialzarsi ma non ce l’ha fatta: è caduto in uno stato di incoscienza. Il 24enne lascia due figli. La federazione di calcio argentina ha diffuso un comunicato con cui ha offerto le sue condoglianze alla moglie del calciatore e al suo club:

“L’AFA ha espresso il suo cordoglio per la morte di Michael Favre, giocatore del San Jorge di Villa Elisa, ed è vicina ai suoi familiari e alla squadra. La Football Association esprime profondo dolore per la morte di Michael Favre, che gioca con il club di San Jorge, avvenuta durante una partita con i Defensores. Questa associazione ha anche espresso il suo sostegno alla famiglia Favre e al club San Jorge”.

Episodi del genere gettano sicuramente nello sconforto. La moglie e i figli di Michael sono stati privati del loro marito e padre. La colpa di chi è? Di nessuno? Certo, Quintana e Larrosa non avrebbero mai voluto fare male a Michael; durante le partite, si sa, gli scontri sono numerosi. Ogni giocatore dà il massimo per il bene della sua squadra. Michael voleva a tutti i costi che il suo club vincesse, Michael era un ‘leone’ in campo. La sua morte ci addolora non poco.