CEO Prada definisce “stupida” Gabanelli, lei: “Sono orgogliosamente stupida”

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Il CEO Prada Patrizio Bertelli non ha gradito il servizio trasmesso la scorsa settimana da Report, relativo alla spiumatura degli animali dal vivo attuata dal colosso Moncler.

“Portare in televisione il tema dei maltrattamenti causati alle oche per riempire giacche e piumini fa parte di una cultura del passato oramai sorpassata, per questo la Gabanelli è stata stupida… In questo modo non capisco la distinzione tra una gallina e una balena, naturale che in un mondo globalizzato una impresa cerchi risorse produttive con costi più contenuti, per esempio in Ucraina o in Slovenia, e non si può impedirlo in un mercato liberale. Questo non vuol dire che noi dobbiamo fare i carabinieri sui produttori ai quali ci affidiamo. Lo stesso discorso vale per Prato, dove il popolo orientale ha trovato una opportunità economica e l’ha sfruttata”, ha asserito Bertelli.

La Gabanelli non ha tardato a rispondere al CEO Prada: “Bertelli, che vuol dire Prada, ha ragione nel darmi della stupida, sono orgogliosamente stupida, perché le mie tasse le verso fino all’ultimo centesimo; mentre lui, che è indagato per elusione per 470 milioni (nonostante sia uno degli uomini più ricchi del mondo), può propriamente definirsi furbo… nessuno impedisce a Bertelli di andare a produrre in Transnistria (un paese nemmeno riconosciuto dalla Nazioni Unite) per 30 euro i suoi giacconi in vendita a 2.000 ma non si stupisca se qualcuno lo racconta e si chiede perché non produrre qui, visto che il lusso è il settore che ha i ricarichi più alti. Il consumatore ha il diritto di essere informato e poi sceglierà come meglio crede. Bertelli investe molte risorse nel monitorare la stampa, ne potrebbe investirne un po’ nel monitorare i suoi fornitori, altrimenti i codici etici sono tutta fuffa. Per quel che riguarda il maltrattamento animale, non appartiene ad un mondo passato come sostiene Bertelli, perché la spiumatura da vivo avviene oggi, come ampiamente documentato”.

Il maltrattamento degli animali va punito, visto che è uno dei gesti più vili che può essere commesso da un essere umano.