Cocoricò, Tar rigetta ricorso. Gestori: “Resteremo chiusi”

0
Cocoricò

Tegola per i gestori della discoteca Cocoricò, visto che il Tar dell’Emilia Romagna ha rigettato il ricorso dei gestori i cui legali non escludevano un atteggiamento del genere dei giudici

 

I gestori del Cocoricò hanno affermato, mediante una nota: “Non siamo sorpresi della decisione del Tar il contesto era infatti già chiaro da tempo. Siamo però favorevolmente sorpresi dalle inequivocabili parole usate nel dispositivo. Il Tar dice infatti ‘che l’esercizio del potere ex art. 100 TULPS è connotato da amplissima discrezionalità, nella fattispecie immune da censure di manifesta irragionevolezza o errori di fatto, esercitato in base ad un principio e per un fine di ‘precauzione’, cioè allo scopo di provocare disaggregazione di criminalità gravitante nel luogo considerato (e non certo di sanzionare responsabilità, coinvolgimenti o inerzie del gestore)’. Sono parole che fissano in modo chiaro e netto il non coinvolgimento, la non responsabilità del nostro locale e danno anche atto al Cocoricò di non essere rimasto inerte davanti al problema. Non abbiamo colpe insomma ma ci hanno fatto chiudere e resteremo chiusi: ne prendiamo atto”.

Soffermandosi sulla vicenda Cocoricò, l’avvocato Roberto Bianchi ha affermato che il padre di Lamberto Lucaccioni, ragazzo morto dopo aver assunto ecstasy presso il Cocoricò, si reputa “ripagato dalla presenza dello Stato attraverso le istituzioni, questore e prefetto di Rimini, Tar e le forze dell’ordine, che hanno compiuto atti di grande giustizia”.

L’avvocato Bianchi ha poi aggiunto: “L’ho sentito con animo sereno”. Certo, non è facile ‘digerire’ la morte di un figlio. Intanto il Cocoricò resterà chiuso per 4 mesi.

Sull’episodio della morte del giovane Lucaccioni è intervenuto anche il Codacons costituendosi in giudizio e supportando sempre la misura della Questa. L’associazione dei consumatori ha così commentato la recente decisione del Tar: “Dopo questa decisione del Tar, il Cocoricò sappia prendere adeguati provvedimenti contro lo spaccio di sostanze stupefacenti e a tutela della salute dei giovani, per i quali la discoteca rappresenta un importante punto di riferimento”.