“Ex machina”: opera prima di Alex Garland, autore di “The Beach”

0

Qualche giorno fa è uscito nelle sale cinemtografiche “Ex machina”, film fantascientifico diretto da Alex Garland, regista che, anni fa, scrisse “The Beach”, libro che ispirò Danny Boyle nella realizzazione del suo film omonimo, che però non riscosse molto successo

 

“Ex machina” è un film originale: vale la pena vederlo. Il titolo rimanda agli dei nelle tragedie classiche che apparivano, a un certo punto, su una macchina scenica e stabilivano l’epilogo. Il protagonista di “Ex machina” è un programmatore che viene assoldato da un ricco esperto di tecnologia. Quest’ultimo ha ideato Ava, un cyborg. Ebbene, il giovane programmatore dovrà sperimentare l’intelligenza di Ava. La pellicola è ambientata in una faraonica villa, isolata, dove Caleb (il programmatore) dovrà verificare se Ava possa definirsi una persona.

Il cast di “Ex machina” è composto solo da 10 attori, tra cui Alicia Vikander e Sonoya Mizuno. Garland, che esordisce dietro la macchina da presa, ha scelto un argomento alquanto arduo per un debuttante. Tirando le somme, il cineasta ha vinto la sua scommessa, visto che il film è ben strutturato e piacevole, sicuramente molto di più di ‘blasonate’ pellicole degli ultimi anni incentrate sull’intelligenza artificiale.

Garland, con “Ex machina”, ha voluto parlare di futuro, scienza, fantascienza ma anche di rapporti umani, di sentimenti. E’ questo il motivo per cui il regista è ‘grande’. Il tema affrontato, inoltre, è attuale: per una volta non si parla di smartphone e tablet ma della consapevolezza dei cyborg.

Chiaramente, “Ex machina” non potrà piacere a tutti quelli che sono abituati ai classici film di fantascienza. Garland ha realizzato un film perfetto ma originale, molto originale.