Imparare a ballare: non è mai troppo tardi

Imparare a ballare: non è mai troppo tardi

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La popolazione italiana, da diversi anni ormai, va incontro a un progressivo invecchiamento. La buona notizia è che le persone anziane sono sempre più in salute sia dal punto fisico, sia per quel che concerne la salute psichica. I motivi sono diversi e, tra i vari, è possibile citare la maggior attenzione all’attività fisica.

Tra le discipline che permettono di concretizzarla nel migliore dei modi rientra il ballo. Non importa che si parli di una scuola di danza a Torino o di realtà attive in altre città: non è mai troppo tardi per imparare a ballare.

Ballo, un toccasana per la terza età

Nel corso degli anni, numerosi studi hanno approfondito i benefici del ballo nella terza età. Tra i lavori scientifici in merito è possibile citare uno studio del 2014, che ha visto impegnato un team dell’Università dell’Illinois. In questa ricerca, sono stati coinvolti due gruppi di soggetti di età superiore a 65 anni.

Per un lasso di tempo pari a 4 mesi, queste persone hanno seguito dei momenti di formazione incentrati sulla consapevolezza relativamente alle buone pratiche per una vita sana. Si tratta del primo gruppo, che ha seguito delle lezioni sull’alimentazione sana, sull’importanza del movimento fisico costante e del rischio di alcune abitudini.

Il secondo gruppo, invece, è stato invitato a seguire, per due volte alla settimana, un corso di ballo caraibico. Al follow up sopra citato, pari come già ricordato a 4 mesi, i due gruppi sono stati testati per quanto riguarda le capacità fisiche. Le persone che erano state incluse nel gruppo del ballo, hanno dimostrato capacità migliori per quanto riguarda la copertura, tramite camminata a piedi, di una distanza pari a 400 metri.

Nei soggetti che avevano seguito i corsi di ballo, sono stati riscontrati anche dei punteggi maggiori relativi all’umore, il che rappresenta un grande vantaggio in quanto, nella terza età, il rischio di cali di umore e in alcuni casi di depressione non è basso.

Altri benefici del ballo

Entrando nel vivo dei benefici del ballo nella terza età, è il caso di citare l’ottimizzazione del controllo muscolare. Gli anziani che ballano, dati scientifici alla mano, hanno inoltre la possibilità di apprezzare una maggior elasticità delle articolazioni.

Un doveroso cenno riguarda il miglioramento della salute cardiovascolare. Diverse volte, infatti, la scienza ha sottolineato come il movimento sia fondamentale ai fini dell’ossigenazione del sangue.

Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei motivi per cui il ballo fa bene nella terza età! In questo novero è possibile notare la maggior coordinazione tra mente e corpo, fondamentale per mantenere a lungo il benessere cognitivo.

Quali tipologie di ballo scegliere?

A questo punto, viene da chiedersi quali siano le tipologie di ballo più adatte per le persone della terza età. In primo piano si trova senza dubbio il liscio, molto popolare anche perché legato a ricordi di gioventù. Tra gli altri balli che vanno bene nel periodo della terza età è possibile citare anche il tango, simbolo della cultura argentina e perfetto per ottimizzare la flessibilità articolare.

Proseguendo con l’elenco dei consigli per avvicinarsi alla danza quando si è anziani, è bene ricordare l’importanza di essere costanti. Se si parte da zero, la cosa migliore da fare è iscriversi a un costo con cadenza settimanale. Se poi ci si trova bene, si può aumentare la frequenza aggiungendo una volta alla settimana in più. Come sopra specificato, i balli migliori sono quelli di coppia. Il motivo è molto semplice ed è legato al fatto che, scegliendoli, si hanno maggiori possibilità di socializzare, con benefici concreti per la serenità psicologica.