Quando l’attività fisica diventa eccessiva: la dipendenza da sport

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Nel mondo in cui siamo attualmente immersi, tra i valori principali che determinano lo status sociale delle persone c’è il modello del ‘fare’, dell’ottenere risultati, del porsi obiettivi ambiziosi e portarli a termine per dimostrare la propria forza e il proprio autocontrollo.

In questo scenario, uno degli ambiti in cui le persone sfidano se stesse e gli altri per dimostrare il proprio valore è quello sportivo. L’attività fisica, decantata da tutti come risorsa indispensabile per tenersi in salute e curare la propria forma, a volte può sfociare in un chiodo fisso e diventare una manifestazione ossessiva a tutti gli effetti, con conseguenze tutt’altro che positive sulla salute. Questo fenomeno, identificato in certi casi come un vero e proprio disturbo, è definito vigoressia o anoressia inversa.

Fra i tipi di attività fisica più frequentemente praticate fra chi tende a soffrire di questo disagio, emergono la corsa e il fitness esercitato in palestra, specialmente il sollevamento pesi, con la tendenza progressiva ad arrivare alla pratica del body building, anche se in molti casi si possono riconoscere anche attività sportive di gruppo come il calcio. Tuttavia mentre nelle attività di tipo individuale si può parlare di una vera e propria dipendenza, in quelle collettive le ragioni della nascita di una tendenza eccessiva alla pratica dello sport possono essere ricondotte anche al coinvolgimento per il gioco di squadra, a una vera passione per la competizione e per l’agonismo; nel sollevamento pesi o negli esercizi di resistenza individuali invece prendono il sopravvento ragioni collegate ad un esagerato interesse per l’aspetto fisico e nella non accettazione di sé stessi, l’ossessione per il peso o varie fobie inerenti alla salute.

Per capire se un individuo ha superato il confine tra sano sport e vigoressia, ci sono alcuni indicatori che possono rappresentare un campanello d’allarme; per esempio non riposarsi mai e continuare gli esercizi e l’attività senza percepire fatica, oppure aumentare esponenzialmente la difficoltà e la durata delle prestazioni sportive senza una parabola di crescita adeguata e proporzionale ai bisogni fisiologici e psicofisici.

Per non andare incontro a questi disagi, il modo migliore per sfruttare i benefici dell’attività sportiva rimane quindi quello di svolgere esercizi adeguati in centri fitness con personale qualificato, capace di indirizzare gli utenti verso percorsi di vero benessere fisico.