Meningite in Toscana: Annuncio Lorenzin Danneggia Turismo

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Meningite: Annuncio Lorenzin Rovina Turismo in Toscana

E’ psicosi meningite in Toscana. Dopo le vittime e i tanti casi, lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha esortato tutti coloro che vogliono recarsi in tale regione a vaccinarsi

 

L’annuncio della Lorenzin è stato bollato come eccessivo da molti toscani, soprattutto da chi vive di turismo. La Toscana è una regione bella, ricca di arte e cultura, e quindi il turismo le assicura molte entrate. Certo, la dichiarazione della Lorenzin non fa molto bene al turismo. Ne è certo Poetro Guardi, di Assobalneari:

“E’ stato un allarmismo inutile, un azzardo. Bisogna prestare attenzione, ma non solo in Toscana, in ogni regione. Non fa bene a una regione che vive soprattutto di turismo. Per ora non ci sono segnali di reazione della clientela, la situazione è tranquilla e la stagione partirà serenamente. Ma queste sparate non fanno bene in questo momento di crisi storica. Qua si vive di sole, mare e colline.

Contraria all’allarmismo generato dal ministro della Salute anche Elisabetta Bellotti, presidente degli albergatori, secondo cui ciò provoca solo danni all’economia di una regione che vive essenzialmente di turismo. La Bellotti ha aggiunto che il Ministero ha enfatizzato una notizia negativa, facendo un grosso danno alla Toscana, già in ginocchio per il maltempo. Simone Romoli, direttore di Confesercenti, invece, vorrebbe proporre una class action contro il Ministero della Salute per procurato allarme:

“Il messaggio porta la gente a pensare che in Toscana e quindi i Versilia ci siano rischi sanitari che in realtà non esistono, e possono avere effetti devastanti per il turismo. Dovremmo chiedere tutti al Ministero di fare una bella retromarcia ufficiale. La meningite ha avuto casi più numerosi in Toscana ma questi pochi numeri non giustificano un allarme generale non sostenuto da qualsiasi dato scientifico certo”.

Sarà, ma negli ultimi tempi in Toscana sono morte varie persone di meningite; altre, invece, sono finite in rianimazione. Nei primi 2 mesi di quest’anno si sono registrati in tale regione più di un terzo dei casi accertati nel 2015.