Nirvana, 16 demo e versioni inedite online: materiale rimosso da YouTube

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E’ mistero sulla diffusione sul web di 16 demo dei Nirvana, band leggendaria capitanata dal grande Kurt Cobain. Le canzoni sono note ai fan del gruppo americano ma le versioni online erano presenti negli archivi e mai, finora, erano stati diffusi. I brani risalgono a un periodo tra il 1991 e il 1993, quando i Nirvana erano impegnati nelle registrazioni di “Nevermind” e “In Utero”

 

Tra le versioni inediti e i demo dei Nirvana finiti online sottolineiamo “Sappy”, “Heart-Shaped Box”, “Verse Chorus Verse”, “Scentless Apprentice” e “I Hate Myself And I Want To Die”. Tutto il materiale inedito sarebbe stato scoperto durante la lavorazione di “Kurt Cobain: Montage of Heck”, documentario diretto da Brett Morgen di cui si è parlato molto negli ultimi tempi. Il regista del documentario ha rivelato che negli archivi dei membri dei Nirvana e della famiglia del compianto Kurt ci sono circa 200 ore di materiale audio che non è stato mai diffuso.

Ieri, però, alcuni brani sono apparsi su YouTube. Nel giro di poco tempo, il materiale pubblicato sulla celebre piattaforma per condividere contenuti multimediali è stato rimosso per violazione della normativa sul copyright. Non è stata rimossa solo una versione della canzone delle Earth “Divine And Bright”.

“Montage of Heck”, lo ricordiamo è il primo documentario su Kurt Cobain autorizzato dai suoi familiari. Il regista Brett Morgen ha collaborato con la moglie di Cobain, Courtney Love, e la figlia Frances Bean. Quest’ultima è produttore esecutivo del documentario che è stato definito come “un viaggio crudo e viscerale nella vita del cantante dei Nirvana” ed al regista è stato dato pieno accesso agli archivi personali di Cobain, potendo così mettere le mani su filmati, registrazioni, opere d’arte, fotografie, riviste e demo”.

Brett Morgan ha affermato che ha compiuto un’intensa attività di ricerca prima della lavorazione di “Montage of Heck”: “Ho cominciato a lavorare a questo progetto circa otto anni fa. Quando ho cominciato ho pensato che sarei riuscito a mettere le mani su una piccola quantità di materiale inedito. Ma appena ho fatto il primo passo nell’archivio di Kurt, ho scoperto oltre 200 ore di musica inedita e di audio, una vasta gamma di progetti d’arte dai dipinti alle sculture, oltre a tutta una serie di filmati mai visti fino a questo momento. Senza dimenticare oltre 4000 pagine di scritti che aiutano a dipingere un’immagine intima di un artista che si è sempre rivelato poco agli occhi dei media”.

E’ indubbio che si parlerà a lungo di “Montage of Heck” che, secondo Morgen, “sarà il The Wall della nostra generazione“. Una curiosità: “Montage of Heck”, titolo del documentario, è il nome che Kurt affibbiò ad una audiocassetta contenente appunti audio. Cobain era solito appuntare sulle cassette il suo “umore musicale” e ciò che gli veniva in mente. Quella cassetta, insomma, era una specie di prova generale. “Montage of Heck” ripercorre la vita tormentata dell’autore di brani favolosi come “Come as you are”, “Smell like teen spirit” e “In Bloom”. Una pellicola toccante che fa tornare in mente uno dei più grani artisti del XX secolo.

Kurt Cobain si suicidò a 27 anni, lasciando un grande vuoto nel mondo della musica. All’epoca il leader dei Nirvana aveva una figlioletta piccola, Frances Bean, che ora ha voluto collaborare con Brett Morgen nella lavorazione del documentario su suo padre. Il regista ha faticato non poco a districarsi nel materiale lasciato da Cobain, che aveva tante passioni oltre la musica: ad esempio gli piaceva dipingere e scrivere.

Cobain ebbe molto successo e, forse, fu proprio quello a condurlo alla morte. Aveva solo 27 anni Kurt quando decise di mettere il punto alla sua esistenza, come altri grandi miti della musica, come Jimi Hendrix e Jim Morrison. All’inizio dell’anno, “Mountage of Heck” è stato proiettato anche durante il Sundance Film Festival: il pubblico ha applaudito molto alla fine.