Novel Food, Insetti ed Alghe su Tavole Italiane: Verdi Furiosi

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NOVEL FOOD: OK PARLAMENTO UE

A breve non sarà strano vedere alghe, insetti, locuste ed insetti vari sulle tavole italiane, visto che a breve l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare darà l’ok alla consumazione libera dei suddetti alimenti

 

Il Parlamento europeo ha già convalidato l’intesa sul “Novel Food”. Ora manca solo il beneplacito dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Se arriverà l’ok anche di tale autorità, dunque, potremo tutti consumare in libertà insetti, alghe ed altri cibi che, finora, in nazioni come l’Italia sono stati ritenuti disgustosi dalla maggior parte dei cittadini. I Verdi contestano l’approvazione del Parlamento europeo dell’accordo sul ‘Novel Food’, sottolineando che “il Parlamento non è stato all’altezza delle preoccupazioni degli europei”.

Cos’è il Novel Food? Beh, il termine comprende sia alimenti come alghe e insetti che cibi prodotti con le nuove tecnologie e modalità di produzione innovative. Tali alimenti sono già consumati già in molte nazioni extra Ue, soprattutto in Asia. Gli insetti, ad esempio, sono molto apprezzati in paesi come Cina, Thailandia e Cambogia.

Cosa ne pensano gli italiani del Novel Food? Beh, ancora non si sa, però possiamo soffermarci sul risultato di un’indagine Coldiretti/Iprmarketing. Pare che solo l’8% degli italiani sarebbe disponibile ad assaggiare insetti; il 7%, invece, consumerebbe ragni fritti. Il 19% degli italiani, inoltre, avrebbe il coraggio di consumare la carne di coccodrillo.

“Un antipasto delle stranezze a tavola si è avuto in Italia grazie alle speciali deroghe concesse in occasione di Expo anche se solo una bassa percentuale si è avventurata nell’assaggio delle curiosità offerte, dall’hamburger di alligatore a quello di zebra dello Zimbawe fino al pesce palla giapponese”, ha affermato Coldiretti.

Sul possibile approdo sulle tavole italiane di alghe, insetti, grilli, cavallette etc. si è espresso anche il noto nutrizionista Giorgio Calabrese, direttore del comitato nazionale sulla sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute, che ha detto: “Sì, potrebbe andar bene, se ci fosse una carestia biblica…”. A buon intenditor poche parole!