Parma: casa di riposo lager, pazienti costretti a mangiare per terra

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Parma, pazienti maltrattati in casa di riposo

Obbligati a mangiare la pasta per terra. Questa è solo una delle tante umiliazioni a cui erano sottoposti gli anziani ospiti di una casa di riposo di Parma

 

 

Villa Matilde, ovvero l’inferno

Quello che accadeva nella casa di cura Villa Matilde, a Bazzano (Parma), era allucinante. Anziani con problemi psichici o affetti dal morbo di Alzheimer venivano presi a calci, pugni e ceffoni, nonché minacciati con frasi del tipo “ti prendo e ti butto giù dalla finestra”. A documentarlo sono stati i carabinieri, che avevano posto delle telecamere nei locali della struttura ubicata sulle colline di Parma. Nell’arco di 4 mesi sono state accertati oltre 100 comportamenti offensivi ai danni dei pazienti. I militari hanno arrestato 7 persone, assistenti della clinica, per concorso in maltrattamenti aggravati.

A Bazzano si vociferava delle molestie e degli abusi commessi a Villa Matilde ma non c’erano prove che documentavano le malefatte. Determinante è stata la rivelazione di una tirocinante che ha assistito agli abusi. Il comandante dei carabinieri Giovanni Orlando ha dichiarato:

“La ragazza ci ha raccontato di un paziente che aveva fatto cadere accidentalmente il cibo in terra ed è stato costretto a mangiare dal pavimento a titolo di punizione”.

Anziani derisi e umiliati

Dai video emerge un quadro che fa rabbrividire. I pazienti erano costantemente sottoposti ad angherie, umiliazioni varie e percosse. Le minacce, poi, si sprecavano. Nei filmati si sentono assistenti della clinica che si rivolgono ai malati con frasi come “ti do un calcio nelle palle, vattene” oppure “ti seppellisco viva”. I militari hanno aggiunto:

“Gli anziani venivano derisi, emulandone i gemiti o le andature barcollanti, mortificati costringendoli a spogliarsi e cambiarsi alla presenza di altre persone”.

A finire ai domiciliari, attualmente, sono stati solo gli assistenti che lavoravano nel reparto dove si trovavano pazienti con problemi psichici o malati di Alzheimer. 5 operatori della struttura, invece, si sono visti notificare avvisi di garanzia per il medesimo reato.