Paul McCartney sfrutta ‘copyright act’ per ottenere catalogo musicale dei Beatles

0
Paul McCartney vuole catalogo musicale Beatles

Paul McCartney non molla ed intenta una causa legale negli Usa per riconquistare il catalogo musicale dei Beatles

 

 

Sony ha i diritti sulle canzoni dei Fab Four

Tutti i diritti sui brani dei Beatles sono attualmente detenuti dalla Sony, che tra l’altro possiede il 50% della Fondazione che gestisce la proprietà di Michael Jackson. Paul McCartney ha deciso di far valere i sui diritti sulle canzoni dei Beatles sulla base del ‘copyright act’ statunitense, ovvero la possibilità degli artisti di reclamare diritti sulle canzoni anche se sono passati 56 anni dalla pubblicazione. Billboard ha riferito che un autore può reclamare i suoi diritti dai 2 ai 10 anni prima della scadenza dei 56 anni. Il catalogo, salvo imprevisti, dovrebbe tornare nelle mani dell’ex membro dei Fab Four dal 2018. McCartney potrà, così, acquistare il 50% dei diritti dei brani firmati da lui e Lennon, ma solamente negli Usa.

I Beatles persero i diritti sulle loro canzoni già nel 1970, quando passarono alla Association Television Corporation. Michael Jackson comprò poi i diritti nel 1985. Il Copyright Act del 1976, dunque, dà la possibilità ai cantautori di recuperare la proprietà delle loro canzoni. Paul lo sa bene e per questo ha voluto intentare una causa. Per le canzoni scritte prima del 1978, gli artisti possono fare la richiesta solo dopo il decorso di 56 anni; per quelle scritte dopo il 1978, invece, il termine si riduce a 35 anni.

Paul determinato a riprendersi ciò che è suo

Siccome la maggior parte dei brani dei Beatles sono stati scritti negli anni ’60 e all’inizio degli anni ’70, la regola dei 56 anni si applica. Già dal 2018 McCartney potrà impossessarsi dei diritti relativi alle prime ballate dei Fab Four. La legge sul copyright è rigida ma l’artista 73enne  è deciso a riprendersi ciò che è suo. Una fonte vicina a McCartney rivelò 3 anni fa al Sun:

“Paul è stato arrabbiato per decenni. Ora è intenzionato a far valere i suoi diritti”.