Pensioni, revisione coefficienti farà calare assegno mensile

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Le pensioni del futuro saranno più basse. Colpa dell’aspettativa di vita, che è in costante aumento. Nel 2016 entreranno in vigore i nuovi coefficienti che fanno diminuire sensibilmente l’assegno che ogni pensionato percepirà ogni mese. In base all’età di accesso alla pensione, i nuovi coefficienti calano di oltre il 12% rispetto a quelli che introdusse la riforma Dini del ’95. In sostanza, se si vuole ottenere una pensione dignitosa occorre lavorare di più rispetto al passato.

Ricordiamo che tutti i lavoratori sono sottoposti al calcolo della pensione con criterio contributivo. La revisione dei coefficienti, correlati all’età a cui si accede alla pensione, perciò inferiori se si va in pensione prima ed elevati se si smette di lavorare più tardi, è stata fissata in base all’aumento dell’aspettativa di vita, si rinnova automaticamente ogni triennio e ogni due anni dal 2019.

In sostanza, tutti coloro che vorranno avere una pensione analoga a quella calcolata in base alla riforma Dini dovranno lavorare qualche anno in più. Pare che non ci sia tanta diversità tra i coefficienti di oggi e quelli in vigore dal prossimo anno, sebbene, a parità d’età, la pensione che si otterrà sarà inferiore del 2%.

I lavoratori italiani, insomma, devono rassegnarsi e lavorare di più se vogliono ottenere una pensione dignitosa.