Sindaco di Cerignola sgrida bimbo che si vanta della bocciatura

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Sindaco di Cerignola: paternale al bimbo bocciato

Il sindaco di Cerignola, Franco Metta, è finito nella bufera per essersi rivolto con parole alquanto vergognose a un bimbo bocciato. E’ successo durante l’inaugurazione di un parco giochi alla villa comunale.

Rimprovero all’inaugurazione di un parco giochi

Il video che ritrae il sindaco mentre dice “Ma si’ scemo?” al ragazzino bocciato è diventato virale ed ha fatto scatenare il mondo del web. Il primo cittadino di Cerignola è stato raggiunto da numerose critiche al vetriolo, che lo hanno portato a giustificare le sue parole pesanti su Facebook:

“Polemiche sul mio rimprovero al ragazzino, ieri sera? Si era vantato di essere stato bocciato. L’ho rimproverato, duramente, e lo rifarei cento volte. Dopo l’ho tenuto abbracciato per tutto il tempo e gli altri ragazzini mi passavano di fianco e mi sussurravano di essere stati promossi“.

Nel video si vede bene il sindaco di Cerignola, con il tricolore, assieme a molti bimbi. Un ragazzino gli si avvicina e dice qualcosa; Metta, adirato, urla:

“Ma sì scemo… come ti permetti… ma hai capito bene… avete sentito tutti”.

Scena avvenuta davanti al parroco

La scena è avvenuta mentre si stava inaugurando un parco giochi, nei pressi della villa comunale. Presente anche il parroco. Il piccolo, dopo la strigliata, si è stropicciato gli occhi. Il sindaco, però, lo ha rincuorato e gli ha dato un po’ di caramelle. Poi ha tagliato il nastro e i ragazzini sono subito corsi a divertirsi nel nuovo parco giochi. Secondo voi, il sindaco di Cerignola ha fatto bene a rivolgersi in tal modo al bimbo che si vantava della bocciatura?. C’è chi, sui social, che ha bollato il primo cittadino della cittadina pugliese come “cafone”; altri, invece, sono dalla sua parte perché un po’ di rigidità ci vuole.

Atteggiamento educativo del sindaco

Il video che ritrae il sindaco di Cerignola è diventato virale e sta facendo discutere. Il primo cittadino dice che le sue parole sono state educative, in quanto nessuno può vantarsi per una bocciatura. L’atteggiamento del sindaco, dunque, sarebbe stato educativo. Nel corso di un’intervista, Metta ha detto che era suo dover far capire al minore che la bocciatura non può essere considerata un vanto, quindi proferirebbe ancora parole del genere. Un atteggiamento forse un po’ ruvido, quindi, per perseguire un fine nobile. Voi ne siete convinti?