Tumore al Testicolo: Boom Casi, Autopalpazione per Riconoscere Alterazione

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Tumore al Testicolo: Boom Casi

Allarme cancro al testicolo. Nell’arco degli ultimi 30 anni, si è visto un incremento del 45% dei casi ma, per fortuna, è calo il livello di mortalità determinata da tale neoplasia

 

Di tumore al testicolo si è parlato durante l’88esimo Congresso nazionale della Società Italiana di Urologia, in corso a Riccione. Quello che è stato detto e sottolineato per tutte le neoplasie vale anche per quella al testicolo: la prevenzione è l’arma principale per evitare la patologia. E’ stato scoperto che il cancro al testicolo può essere curato con semplicità nel 95% dei casi se la diagnosi non viene fatta tardi.

Uno dei motivi per cui è aumentato il numero dei casi di tumore al testicolo è l’assenza della visita di leva. Durante i cosiddetti ‘ 3 giorni’, fino a qualche anno fa, i giovani erano sottoposti a un accurato check-up della zona uro-genitale. Oggi, invece, i ragazzi non solo non vengono esaminati ma non riescono neanche a riconoscere i sintomi della patologia, che si possono manifestare poco dopo la nascita.

Qual è il metodo migliore per prevenire il cancro al testicolo? Fare autopalpazione spesso. Vincenzo Mirone, segretario generale della Società Italiana di Urologia, ha spiegato: “E’ importante sensibilizzare all’autopalpazione, insegnando a prestare attenzione a qualsiasi modifica possa verificarsi nell’anatomia o nella forma dello scroto e dei testicoli. Adulti e ragazzi dovrebbero conoscere dimensioni e aspetto ‘normali’ dei propri testicoli, così da essere in grado di riconoscere qualunque alterazione… È fondamentale che i genitori facciano controllare i bambini dal pediatra di fiducia, perché una correzione dell’eventuale discesa incompleta del testicolo entro il primo anno di vita riduce il rischio di cancro e facilita la diagnosi precoce del tumore”.