Vilipendio al Capo dello Stato, Senato approva testo: multa sostituisce detenzione

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Il Senato, con 195 sì, 3 astenuti e 21 no, ha detto sì al disegno di legge che muta il reato di vilipendio al Capo dello Stato. Ora si attende la parola della Camera. In sostanza, il testo prevede la conversione della pena detentiva a pecuniaria in caso di offesa al Capo dello Stato. Chi offenderà il Presidente della Repubblica, in sostanza, dovrà solamente pagare una multa da 5 a 20.000 euro, a meno che l’offesa non consista nell’addebitare un fatto specifico. In quest’ultimo caso è prevista la reclusione fino a 2 anni.

Lega e Sel hanno detto no alla modifica del reato di vilipendio al Capo dello Stato. Erika Stefani (Ln) e Peppe De Cristofaro (SEL-Misto) hanno reso noto che la “modifica di una norma del codice penale risalente all’epoca fascista rappresenti un compromesso al ribasso, mantenendo un reato di opinione che appare incompatibile con la tutela costituzionale della libera manifestazione del pensiero e del diritto alla critica politica”.

Lucio Barani (Gal), Maurizio Gasparri (FI) e Lello Ciampolillo (M5s) hanno votato sì sebbene avrebbero voluto abolire il reato.

Francesco Storace, ex governatore del Lazio, conosce bene il vilipendio al Capo dello Stato, visto che è stato condannato a 6 mesi di reclusione per tale reato. Storace disse in merito: “Sono l’unico italiano condannato per questo reato. Questa decisione è stata presa su commissione… Ieri il Pd ha bloccato per voce della Finocchiaro al Senato ogni possibilità sull’abrogazione o modifica di questo reato anacronistico. Sarà contento Napolitano”.