Boom Pesticidi sulle Tavole Italiane: Frutta Maggiore Incriminata

Boom di pesticidi sulle tavole italiane. Secondo un recente dossier di Legambiente, quasi il 50% dei cibi esaminati è risultato contaminato dai pesticidi. E’ allarmante

 

Una o più sostanze chimiche, diverse molto dannose, contaminano dunque oltre il 40% dei prodotti agricoli e derivati che giungono sulle tavole italiane. L’anno scorso, i laboratori pubblici che hanno esaminato oltre 7000 prodotti ortofrutticoli hanno scoperto che lo 0,7% degli alimenti è irregolare.

Il 18% dei campioni esaminati presentava solamente un residuo di pesticida, mentre nel 22% c’erano addirittura più rimasugli di componenti chimiche. E’ proprio la frutta la più incriminata, visto che il 43,3% dei campioni esaminati presentava residui di pesticidi.

I ricercatori hanno scoperto sui prodotti ortofrutticoli residui di sostanze come il Metalaxil, l’Iprodione, il Fosmet, il Captano e il Clorpirifos.

Una nota positiva c’è, per fortuna: aumentano, in Italia, i terreni dove i prodotti vengono coltivati con metodo biologico. Molti agricoltori, inoltre, usano metodologie sostenibili e alternative. Nonostante ciò, il Belpaese è sempre ai primi posti sul versante dell’utilizzo di prodotti chimici nel settore agricolo, come i fitofarmaci.

Quali sono i frutti che contengono più residui chimici? Uva, fragole e mele. Ricordiamo che l’uso massiccio di erbicidi fa male all’ambiente e all’uomo. I terreni, infatti, tendono a diventare sterili. E’ stato, inoltre, accertato che prodotti chimici come il glifosato sono cancerosi, quindi aumentano il rischio di neoplasie.

Alla luce di queste premesse, è opportuno che le autorità italiane e mondiali prestino maggiore attenzione al fenomeno del multiresiduo e ai suoi effetti devastanti. Non è un caso che nell’ultimo decennio sia aumentato il numero di casi di tumore.