Case di bottiglie di plastica a Panama: progetto eco-friendly

Rispettare l’ambiente: è questo l’imperativo dell’uomo contemporaneo. Bisogna a tutti i costi difendere il pianeta per evitare il peggio. A Panama è stato avviato un progetto straordinario e originale consistente nella realizzazione di case con bottiglie di plastica

 

 

Ognuno di noi usa, ogni giorno, bottiglie di plastica. Il riciclo di tali oggetti, però, rappresenta una grossa problematica. Ecco perché nel mondo si stanno studiando metodi per riutilizzare le bottiglie di plastica e cambiare in meglio il mondo. A Panama, precisamente nell’isola di Colon, è già stata creata la prima casa di bottiglie di plastica; entro la fine dell’anno ne verranno realizzate 120. L’obiettivo è di creare una sorta di villaggio formato da case di bottiglie di plastica. La prima fase del progetto si è già conclusa: ora è iniziata la seconda. Chi andrà a vivere nel villaggio in cui vi sono case formate da bottiglie di plastica potrà certamente dire di vivere in un luogo green. Per realizzare tale villaggio verranno usati metodi innovativi di costruzione: le bottiglie di plastica riciclate fungeranno da materiale di isolamento introdotto nei muri di cemento. Come si può intuire, le case di plastica saranno molto fresche, quindi chi soggiornerà in esse,  in estate, non avrà bisogno di condizionatori o ventilatori, e risparmierà molto denaro.  Gli artefici del progetto pionieristico e green hanno spiegato:

“L’uomo medio può consumare 15 o più bevande in bottiglie di plastica al mese. Chi nasce dopo il 1978 e vive fino a 80 anni lascia su questo pianeta un minimo di 14.000 bottiglie di plastica. Queste bottiglie impiegano centinaia di anni per diventare piccoli pezzi di plastica. La maggior parte di questi rifiuti viene  consumata dai pesci e dagli uccelli, accorciando notevolmente la loro durata di vita. Se si vive in una casa di 100 metri quadrati a due piani fatta di bottiglie di plastica, allora di riutilizzeranno 14.000 bottiglie e così facendo si potrebbe neutralizzare l’effetto negativo del passaggio dell’uomo su questo pianeta”.

Era necessario avviare un progetto del genere perché Panama vive di turismo ma l’inquinamento ed erronei comportamenti dell’uomo rischiano di rovinare il paradisiaco ambiente. Nel 1990 un cittadino panamense medio non produceva neanche un kg di rifiuti al giorno; dopo una forte crescita economica, invece, la produzione di rifiuti giornaliera è passata a 1,2 kg, pari a quella di un cittadino francese o spagnolo. L’aumento del 48% della produzione di rifiuti, a Panama, rappresenta una grave minaccia ambientale: pare che solo il 70% degli scarti venga smalto lecitamente; il restante viene gettato in discariche abusive o nei fiumi. Questa è una pessima notizia per l’economia di Panama, poiché la nazione è una meta turistica apprezzata specialmente per le sue incantevoli spiagge, le biodiversità e le giungle tropicali.

Secondo recenti dati diffusi dalla Panama’s National Association for Nature Conservation i maggiori inquinanti delle coste e dei fiumi di Panama sono proprio le bottiglie di plastica. Il 66enne Robert Bezeau, però, crede di aver trovato una soluzione al problema: usare le bottiglie di plastica riempite di sabbia per creare case a due piani. Un progetto decisamente interessante ed eco-friendly. Complimenti al canadese 66enne per la geniale intuizione!