Cuneo: ucciso dal figlio della compagna, 20enne romeno fermato

Uccisione tra le mura domestiche a Guarene, in provincia di Cuneo, dove un 54enne ha perso la vita per mano di un 20enne, figlio della compagna

 

 

 

 

 

Ad avvertire i carabinieri è stata proprio la convivente della vittima, e madre dell’omicida, che una volta rincasata ha notato il 54enne sul letto in fin di vita. Gli operatori del 118, arrivati subito sul posto, hanno cercato di rianimare, invano, l’uomo. Il decesso è stato dovuto probabilmente a una coltellata alla giugulare. L’uomo ha perso molto sangue. I militari non hanno ritrovato ancora l’arma da taglio con cui il ragazzo ha ucciso il 54enne, forse al termine di un acceso diverbio. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri di Alba. Il motivo per cui i due hanno iniziato a litigare, però, è ancora ignoto. Il 20enne è stato fermato ed ora è sorvegliato in ospedale: dovrà spiegare molte cose agli investigatori quando si sentirà meglio (attualmente è sotto choc). Il ragazzo vive nella casa dove ha ucciso il compagno della madre con il fratello e il padre della vittima, molto anziano. L’uomo ucciso si chiamava Valerio Sottero; l’omicida, invece, è un romeno.

Ennesima lite tra le mura domestiche che finisce in tragedia. Stavolta, però, i protagonisti non sono moglie e marito, ma un uomo e il figlio della compagna. Non è detto che, in molte famiglie ‘allargate’ di oggi, si instaurino buoni rapporti tra i membri. Forse non tutti sanno che i delitti consumati tra le mura domestiche occupano la prima posizione nella classifica degli omicidi volontari in Italia. La regione in cui avvengono più drammi familiari è la Lombardia. Significative le parole del presidente dell’Eures, Fabio Piacenti:

“Nel Sud è il concetto di famiglia allargata a salvare la stessa famiglia dalla strage. Dalle nostre indagini emerge poi che i casi più efferati si verificano nei periodi di forte stress, come ad esempio il rientro al lavoro dopo le ferie”.