Foggia, malese lavora 12 ore sotto il sole e muore: cadavere occultato dai caporali?

Un altro lavoratore è rimasto vittima del caporalato in Puglia. Si tratta di un 30enne originario del Mali che aveva lavorato sotto il sole per 12 ore consecutive. L’uomo, a quanto pare, aveva riempito 57 grossi recipienti di pomodori

Il 30enne di Mali è la quarta persona che muore, nel giro di poco tempo nelle campagne pugliesi. Non è stato ancora trovato il cadavere. C’è chi ritiene che sia stato preso e occultato dai caporali. L’immigrato viveva in una capanna a Rignano Garganico, in provincia di Foggia, luogo dove soggiornano molti stranieri che, ogni giorno, trascorrono molte ore nei campi a raccogliere prodotti agricoli.

 

La Cgil, però, vuole fare chiarezza in merito. Nei prossimi giorni si cercherà di sapere almeno il nome della vittima malese in modo da sporgere una denuncia ai carabinieri per occultamento di cadavere.

 

Nel corso di numerosi controlli in una sessantina di aziende agricole in provincia di Foggia sono stati scoperti ben 64 lavoratori in nero e violazioni amministrative per oltre 300.000 euro.