Francesco Gabbani Amen, Testo, Video ed Interpretazione!

Francesco Gabbani ha stravinto tra le nuove proposte per la sua originalità, insita nella sapiente commistione tra ritmo e riflessione. Amen e’ l’amara constatazione dei tempi moderni, condita da un po’ di sano scetticismo. “Dimentichiamo tutto con un Amen…”. E’ proprio quel concetto a metà strada tra ricerca di un miracolo ed opportunismo. In una società di vandali, ubriaconi e delinquenti, si spera in un cambiamento ed in un miracolo, ma come suggerisce “il parlato”, Gabbani ipotizza una vera pace ed un vero cambiamento solo in sogno. Poi, si aprono gli occhi, tutto tace ed il popolo cerca di dimenticare le brutture rivolgendosi, a suo modo, a Dio.

Gabbani ironizza sull’ossessione estetica del nostro tempo e sulla brutta abitudine di far diventare Santi i delinquenti, convinto che, in fondo, un po’ di ritmo possa rendere interessante qualunque amara riflessione (e cosi e’).

Tant’e’ che spesso sono proprio i poveri di spirito ad aver bisogno di nascondersi dietro un Amen. Ha vinto perche’ ha guardato in faccia la realtà, descrivendola con il giusto disincanto di tempi delicati ed incerti e condendola con una melodia che entra in testa come un martello pneumatico. Esibendosi a colpi d’anche e di gambe, Gabbani ha tradotto l’incredibile ipocrisia dei tempi moderni.

AMEN:

Alla porta i barbari, nascondi provviste e spiccioli
sotto la coda, sotto la coda, sotto la coda.
E i trafficanti d’organi, e le razzie dei vandali
sono di moda, sono di moda, sono di moda.

Un visionario mistico all’università
mi disse l’utopia ci salverà.
Astemi in coma etilico per l’infelicità
la messa ormai é finita figli, andate in pace
cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace.

E allora avanti popolo
che spera in un miracolo
elaboriamo il lutto con un Amen.
Dal ricco in look ascetico, al povero di spirito
dimentichiamo tutto con un Amen.

Il portamento atletico, il trattamento estetico
sono di moda, sono di moda, sempre di moda.
Ho l’abito del monaco, la barba del filosofo
muovo la coda, muovo la coda, colpo di coda.

Gesù s’é fatto agnostico, i killer si convertono
qualcuno è già in odor di santità.
La folla in coda negli store dell’inutilità
l’offerta è già finita amici andate in pace
cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace

E allora avanti popolo
che spera in un miracolo
elaboriamo il lutto con un Amen.
Dal ricco in look ascetico, al povero di spirito
dimentichiamo tutto con un Amen.

E l’uomo si addormentò e nel sogno creò il mondo
lì viveva in armonia con gli uccelli del cielo e i pesci del mare
la terra spontanea donava i suoi frutti in abbondanza
non v’era la guerra, la morte, la malattia, la sofferenza

poi si svegliò…

E allora avanti popolo
che spera in un miracolo
elaboriamo il lutto con un Amen.
Dal ricco in look ascetico, al povero di spirito
dimentichiamo tutto con un Amen.