Intelligenza Artificiale di Google Batte Campione di Go, Antichissimo Gioco Cinese

Google fa passi da gigante nel campo dell’intelligenza artificiale. Ebbene sì, l’IE di Big ha sconfitto il campione europeo di Go, un articolato e antico gioco da tavolo cinese

 

A battere Fan Hui, campione europeo di Go, gioco inventato in Cina 2.500 anni fa, non è stato, dunque, un abile giocatore in carne ed ossa ma AlphaGo, un programma ideato dall’azienda inglese DeepMind, rilevata due anni fa da Google.

Fan Hui, il più forte giocatore in Europa di Go, è stato dunque battuto dall’intelligenza artificiale di Google. Il campione ha perso 5 match, senza vincerne nemmeno uno. Le partite si sono svolte a Londra.

Google però non si accontenta e vuole constatare se la sua intelligenza artificiale sia in grado di battere anche il campione del mondo di Go, Lee Sedol: l’incontro si svolgerà a Seoul, in Corea del Sud.

L’esperto informatico Jonathan Schaffer sostiene che l’IE del colosso di Mountain View non è paragonabile a Deep Blue, il pc IBM che 19 anni fa riuscì a battere il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov:

“Senza offesa, però scommetterò sull’uomo. Considero AlphaGo come un bimbo prodigio. Improvvisamente ha imparato a giocare bene a Go, molto velocemente. Però non ha molta esperienza. E negli scacchi e nella dama abbiamo visto che quest’ultima conta tanto”.

Deep Blue, lo ricordiamo, è un pc che fece molta esperienza sul campo, quindi non equiparabile ad AlphaGo, che è un programma venuto alla luce poco tempo fa. Demis Hassabis, coordinatore del team di Google, ha spiegato:

“Vogliamo applicare queste tecniche a importanti problemi che riguardano il mondo reale. Dato che i metodi usati erano multiuso, la nostra speranza è che un giorno potremo estenderli per aiutare la società ad affrontare i problemi più pressanti, dalle diagnosi mediche ai modelli climatici”.

Bel colpo di Google, quindi, sul terreno dell’intelligenza artificiale. Pare che anche Facebook stia iniziando a svolgere i primi studi in materia, almeno stando a quanto ha riferito Mark Zuckerberg tempo fa.