La moda e i marchi più ricercati in Italia

La moda da sempre coinvolge tutte le sfere sociali ma si esprime principalmente nel vestire, manifestandosi soprattutto in ambito giovanile. Oggi i giovani si vestono un po’ come vogliono, traendo ispirazione dalla realtà urbana. Ma non è sempre stato così. Nei paesi occidentali tutto è cominciato negli anni Quaranta, quando da parte di piccoli gruppi diventava importante sottolineare la propria diversità rispetto alla cultura dominante per stile di vita, cultura e visione del mondo.

I gruppi tendevano a differenziarsi dal resto della società attraverso il modo di vestire perchè l’abbigliamento, proprio come il trucco o il travestimento, iniziavano a definire quello che poi sarebbe diventato lo strumento principale per comunicare attraverso il corpo.

La moda si è globalizzata

Fino agli anni Novanta esistevano differenze tra i vari comparti dell’abbigliamento e delle calzature, perfino all’interno dell’Europa stessa esistevano differenti mercati per ogni nazione. Oggi la velocità con la quale è facile ricevere notizie sulle ultime novità e soprattutto grazie alla possibilità di acquistare on-line, la moda si è adeguata alla globalizzazione. La maggior parte dei giovani del mondo occidentale, ma anche di buona parte di quello orientale, conoscono le tendenze del momento grazie alla rete ed è grazie alla rete se sono nate nuove figure di riferimento come le fashion trainers.

Le fashion trainers sono professioniste del web, seguite a livello mondiale perchè segnalano in anticipo tutte le novità in materia di moda, le borse più nuove e le “It bag” del momento, le calzature o l’altezza del tacco in voga, i tessuti trendy e i relativi abbinamenti, ma soprattutto quali sono i pezzi super cool da acquistare assolutamente.

E allora via libera globale ai colori ai nuovi tessuti e ai classici reinterpretati

Dalle collezioni più eleganti nelle quali hanno fatto capolino le tonalità donanti del rosa Schiaparelli e del rosso Valentino, fino alle proposte sportive in cui t-shirt e abiti, camicie e perfino pantaloni, gli stilisti hanno sfoggiato colori come il giallo, l’arancio, il verde smeraldo e le tonalità più accese. Non solo nei tessuti e nella maglieria, anche negli accessori per la confezione, quali: cuciture, bottoni e cerniere, esibiti nelle tonalità sgargianti. Per non parlare dei logo, delle scritte vivaci e caratterizzanti e delle etichette termoadesive . Ad esempio il giallo e l’arancio sono colori da indossare total look, da coordinare con gli accessori come si è visto nelle sfilate di Jil Sander.

Mentre a livello di tessuti è tornato il plissè nelle gonne al ginocchio di Paul Smith. E parlando di tessuti, sono riemerse le trasparenze del toulle e i bagliori del lurex, negli abiti impalpabili di Valentino e nei riflessi dorati o argentati delle creazioni di Louis Vuitton. E poi tantissimi materiali ricchi e operati per impreziosire le gonne e gli abiti come nella collezione di Fendi. Via libera anche ai tessuti grezzi, quali: lino, canvas e cotone, caratterizzati da colori naturali. Non mancano i capi classici da reinterpretare, le camicie in denim, ma anche i pantaloni e i giubbotti di jeans di Gucci. Mentre il classico soprabito, il trench di Burberry, ma anche di Bottega Veneta e Prada, si arricchisce di applicazioni e dettagli sempre più inediti. Cambiano le silhouette e il punto vita torna ad essere il protagonista grazie a modelli retrò, a pantaloni con il cintone alto e all’uso di maxi cinture colorate in contrasto di Alexander Wang.

Per gli amanti dello stile jap le maniche sono in primo piano, diventando l’elemento protagonista degli abiti di Isabel Marant. Il militare di Dsquared2 è un altro argomento tornato dal passato con modelli ricchi di dettagli e alamari dorati.
Se è vero, come è vero che la moda appassiona a livello globale, vedremo (e godremo) tutto questo – e anche molto altro – per le strade di New York, Londra, Milano e Parigi.