Pacco bomba aeroporto Torino non poteva esplodere: scalo evacuato

Momenti di panico, ieri sera, verso le 22 all’aeroporto di Torino per la segnalazione di un pacco sospetto. Ovviamente, è stata subito disposta l’evacuazione dello scalo

 

L’allerta è terminata verso mezzanotte all’aeroporto di Torino, dove erano arrivati immediatamente artificieri, carabinieri e ambulanze. Fortunatamente non è stato trovato esplosivo nel pacco.

Gli artificieri hanno fatto brillare un contenitore di legno scoperto nel bagno di un ristorante dell’aeroporto. Dopo aver fatto scoppiare il pacco, gli artificieri hanno asserito che probabilmente non c’era esplosivo. Sull’episodio, però, è stata avviata un’indagine per scoprire chi ha messo quel pacco nel bagno del ristorante.

Anche a Torino, dopo le stragi di Parigi dello scorso 13 novembre l’allerta terrorismo è massima. Basta un semplice pacco o busta lasciata in un posto per scatenare il panico.

Ieri sera, all’aeroporto di Caselle c’erano 250 persone che, improvvisamente, hanno dovuto abbandonare lo scalo. A segnalare alla Polaria la presenza del pacco sospetto è stata una donna delle pulizie, che stava lavorando nel bagno degli uomini del ristorante. La donna ha riferito di aver notato uno strano involucro su una mensola. E’ scattato immediatamente l’iter anti-terrorismo.

Anche gli inquirenti, in un primo momento, si sono insospettiti molto, poiché lo ‘sniffer’, l’apparecchio che consente di rilevare ordigni ed esplosivi vari ha emesso suoni. Immediatamente è stata disposta l’evacuazione dell’aeroscalo. I passeggeri hanno dovuto attendere prima di salire sugli aerei.

Per fortuna, quando è scattato l’allarme, l’aeroporto di Torino era pressoché vuoto, visto che l’ultimo aereo parte da Caselle alle 22. La scatola di legno conteneva una specie di circuito elettrico e tracce di Tnt. Secondo gli artificieri, il pacco non sarebbe mai potuto esplodere.

Chi ha posizionato quella scatola sulla mensola. Secondo la signora delle pulizie il pacco non c’era alle 20 in bagno. Le forze dell’ordine hanno iniziato ad indagare sulla vicenda. E’ probabile che l’oggetto non sia stato dimenticato in quel posto ma lasciato volontariamente per incutere timore.