Reggio Calabria: neonati morti e partorienti offese dai medici

4 medici sono finiti in manette in Calabria in quanto avrebbero cercato di nascondere le loro colpe in merito alla morte di diversi neonati. Una storia squallida e terribile 

 

 

I sanitari finiti agli arresti domiciliari lavoravano negli ‘Ospedali Riuniti’ di Reggio Calabria. L’accusa mossa nei loro confronti è quella di aver sbagliato molte volte nei reparti di Ostetricia e Ginecologia, di Anestesia e di Neonatologia. Oltre alle persone arrestate, 6 medici e un’ostetrica sono stati sospesi in quanto avrebbero tentato di evitare guai giudiziari coprendo i loro errori. E’ veramente allucinante questa vicenda! Tutti gli arrestati sono colpevoli di connivenza in sede di copertura degli illeciti commessi nel nosocomio ai danni di donne incinte ed altre pazienti ricoverate nei suddetti reparti. In soldoni, ogni errore sanitario veniva nascosto per non incorrere in problemi con la giustizia. La vicenda è stata scoperta grazie alle indagini condotte dagli uomini della Guardia di Finanza dopo la morte di due neonati e i danni irreversibili riportati da un neonato, poi dichiarato invalido al 100%. Ebbene, la responsabilità dei decessi e dell’invalidità sarebbe proprio degli arrestati e dei medici sospesi.

Gli investigatori hanno scoperto che i medici in questione avrebbero anche provocato crisi epilettiche e gravi lesioni a una partoriente, nonché danni alle parti intime di altre donne ricoverate negli ‘Ospedali Riuniti’. Pensate che i sanitari avrebbero anche fatto abortire una donna contro il suo volere. Alla luce di tali episodi, accertati dagli investigatori, il gip non poteva non ordinare l’arresto e la sospensione dei medici e dell’ostetrica dal servizio. Gli arrestati dovranno rispondere di falso ideologico e materiale, interruzione della gravidanza in assenza del consenso della donna e soppressione, occultamento e distruzione di atti veri. La Procura di Reggio Calabria sostiene che molti medici fossero al corrente degli errori commessi dai colleghi in diversi reparti dell’ospedale calabrese, ma nessuno ha mai segnalato nulla. Fa rabbrividire questa vicenda: si è giocato sulla salute di molti pazienti. Quello che è emerso dall’inchiesta ‘Mala Sanitas’ condotta dalla Procura di Reggio Calabria è nauseante: donne offese e maltrattate prima del parto, neonati morti per l’incuria dei medici, aborti senza il consenso delle partorienti ed altre condotte disgustose e dannose. Un finanziere che, nelle ultime ore, ha eseguito le misure cautelari emesse dal gip ha parlato di “una brutta storia”.

Il gip ha emesso le ordinanze di custodia cautelare per evitare che i medici reiterino i reati. L’avvilente vicenda è venuta alla luce dopo la denuncia di diverse coppie che non riuscivano a darsi pace dopo la morte dei loro figlioletti, ed hanno voluto fare chiarezza e scoprire le cause della morte. Ebbene, alla fine è stato scoperto che i piccoli non erano morti per una “tragica fatalità”, come invece avevano voluto far credere i sanitari del nosocomio di Reggio Calabria. Pare che un’intero apparato sanitario abbia coperto gli errori sanitari, che tra l’altro sono costati la vita a due neonati. Nelle prossime ore si saprà di più riguardo a questa storia allucinante. Vedremo se il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Cafiero De Raho, fornirà ulteriori informazioni nel corso della conferenza stampa presso il comando provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo calabrese.