Sergio Staino direttore Unità, ma non chiamatelo ‘renziano’

Cambio ai vertici dell’Unità, storico quotidiano di sinistra. Sergio Staino ha accettato la proposta di diventare direttore. Il celebre vignettista, dunque, prenderà il posto di Erasmo De Angelis. Quella che fino a poco tempo fa era solo un’indiscrezione è diventata verità. Staino ha detto durante un’intervista rilasciata all’Ansa:

“Sì, è vero, mi è stata chiesta la disponibilità a dirigere l’Unità e io l’ho data con grande entusiasmo, più di pancia che di testa… Non ho ancora parlato con Renzi, e quindi la cosa è ancora tutta da vedere; però è vero che mi è stata chiesta la disponibilità. L’Unità è un giornale che ha bisogno di cuore ed anima. E Bobo ne ha”.

Prima di accettare il nuovo impegno, Staino aveva sottolineato più volte che sarebbe stato lieto di dirigere lo storico quotidiano di sinistra italiano in quanto “dopo oltre trent’anni trascorsi al giornale, conosco molto bene la testata e i suoi meccanismi. Mi avessero chiesto di fare politica o di occuparmi del partito, allora no; ma se Renzi mi chiede di fare il direttore dell’Unità accetto perché il giornalista lo so fare. De Angelis resterà al comando fino alla fine di giugno. Per la direzione dell’Unità erano stati fatti vari nomi, oltre a quello di Staino, come quelli di Andrea Romano e Fabrizio Rondolino.

Secondo molti, Sergio Staino è un soggetto che appoggia il premier Renzi. Lui, però, smentisce le voci al riguardo e dice:

“Io non sono renziano, come non sono stato prodiano, pur avendo appoggiato Prodi. Ma c’è qualcosa di meglio a sinistra di Renzi? Preferite Salvini o Grillo? Io scelgo Renzi, dov’è l’assassino? Dov’è il tradimento?”.

Il nuovo direttore dell’Unità non si definisce, dunque, ‘renziano’ ma ha sempre difeso il premier Renzi, soprattutto dagli attacchi degli esponenti della minoranza dem, Cuperlo in primis. Staino conosce il premier da molto tempo. L’anno scorso, durante un’intervista, ha affermato:

Lo conosco da quando era presidente della Provincia e poi sindaco di Firenze. Ho sempre pensato che fosse un traffichino totale della Margherita. La Anna Benadetti, signora dei libri a Firenze, mi chiamò allarmata: ‘Ho sentito che vuole togliere i finanziamenti alle mie iniziative. Puoi fare qualcosa?’. Era sabato pomeriggio, gli mandai un sms. 15 secondi dopo mi rispose: ‘Ma ti sei bevuto il cervello? Anna per Firenze è una forza’”.

Un grande vignettista e una grande ‘penna’ approda al vertice dell’Unità. Staino, fumettista toscano, ha confermato più volte che la satira italiana è in crisi di espressione non di idee. C’è il web, oggi, a permettere a tutti di fare battute. Una volta c’era solo la carta stampata.