Aragosta di 110 anni muore durante viaggio verso Maine State Aquarium

Larry, un’aragosta che ha evitato la pentola bollente per molti anni, è morto. Fatale il viaggio da un ristorante di Sunrise, in Florida, verso il Maine State Aquarium.

Aragosta non era stata chiusa correttamente nel box

Il personale dell’acquario di West Boothbay Harbor ha scompattato l’aragosta di 15 kg ma ha fatto una brutta scoperta. Larry era morto. Il titolare del ristorante Tin Fish, Joseph Melluso, ha detto ai microfoni del Portland Press Herald:

“E’ molto deludente. E’ una brutta storia. Non riesco a capire perché l’aragosta sia morta”.

John Merritt, titolare di iRescue Wildlife, ha rivelato al Miami Herald che Tin Fish non ha chiuso correttamente Larry nel box. Il contenitore, inoltre, perdeva acqua. Merritt ha sottolineato che le aragoste non possono sopravvivere più di un paio di giorni fuori dall’acqua. L’aragosta Larry, famosa per il suo peso e la sua età, è dunque morta durante un lungo viaggio, forse per colpa dell’errato packaging.

Melluso ha assicurato che Larry era in vita prima di intraprendere il viaggio verso il Maine. Si sente deluso per il modo in cui è stato gestito un viaggio così delicato.

Larry era diventato una star

Larry era diventato una star. La scorsa settimana diversi giornalisti si recarono nel locale di Melluso per un servizio sull’aragosta più grande e longeva del mondo. Un’organizzazione che difende gli animali aveva convinto il titolare del ristorante a non cucinare Larry. Alla fine, Melluso ha ceduto e l’aragosta è stata trasferita presso l’acquario del Maine. Qualcosa, però, è andato per il verso sbagliato. Larry è arrivato morto al Maine State Acquarium.

Danielle Katz, membro della PETA, ha affermato che l’aragosta non doveva essere inviata all’acquario come un’e-mail ma semplicemente lasciata libera nell’oceano.

Merritt ha aggiunto nel corso dell’intervista al Miami Herald:

“Abbiamo fatto del nostro meglio. Possiamo dire solo questo. Abbiamo cercato di salvare Larry dopo aver appreso che, originariamente, era stato sfruttato a scopo di lucro”.