Tu sì que Vales: Alessandra Amoroso Presenta “Stupendo fino a qui”, Nuovo Brano

La semifinale di Tu sì que vales, programma su Canale 5, è stata infiammata da Alessandra Amoroso, intervenuta nella trasmissione in veste di ospite. La cantautrice ha estasiato il pubblico con “Stupendo fino a qui”, la sua nuova canzone

 

16 concorrenti di Tu sì que vales sono approdati in finale, che si svolgerà sabato prossimo, 14 novembre. Non sarà facile per la giuria composta da Maria De Filippi, Rudy Zerbi e Gerry Scotti di decretare il vincitore di questa edizione del programma condotto da Belen Rodriguez e Francesco Sole.

Alessandra Amoroso ha cantato il suo nuovo brano, “Stupendo fino a qui” ed ha emozionato molte persone, tra cui Mara Venier, che si è commossa.  In realtà, Alessandra si era presentata, inizialmente, nei panni di Augusto Imperatore, un concorrente goffo e stonato che ha fatto sorridere, beccandosi molte critiche. Quando, però, la gogna mediatica era in atto, ecco che Alessandra si è tolta barba finta e cappello, rivelando a tutti la sua identità. “Proprio tu non mi hai riconosciuta?!” ha affermato la Amoroso, rivolgendosi a Rudi Zerbi che, lo ricordiamo, le è stato accanto sin da quando era una semplice allieva di Amici.

Alessandra, quando ha visto piangere Mara Venier, le si è avvicinata e l’ha abbracciata. La Amoroso, lo ricordiamo, è stata lontana dalle scene per un bel po’ a causa di un intervento chirurgico alle corde vocali. I medici avevano imposto alla cantante un lungo periodo di riposo. I fan erano in pensiero per Alessandra Amoroso, visto che molti tabloid e siti avevano riferito che era malata. Niente paura, Alessandra ha avuto solo problemi alle corde vocali che, tra l’altro, sono stati risolti.

A causa della sua problematica alle corde vocali, la Amoroso ha dovuto sospendere il suo tour in Messico. Dopo l’operazione, però, la cantante salentina rassicurò i suoi fan con un selfie e con queste parole: “Finito tutto e sto da Dioooooo! Tutti i vostri erano per me e mi avete dato forza! GRAZIE DI ESISTERE”.