Bevande zuccherate tassate a Philadelphia: fanno male

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Bevande zuccherate tassate a Philadelfia

L’obesità dilaga in molte nazioni del mondo, Stati Uniti in primis. A preoccupare è soprattutto l’obesità infantile. I bimbi mangiano molto ‘junk food’ (cibo spazzatura), bevono bevande zuccherate e fanno poco movimento. Si deve correre ai ripari perché un bimbo obeso rischia seriamente di diventare un adulto obeso. A Philadelphia la crociata contro l’obesità è iniziata dalle bevande gassate e zuccherate, che d’ora in poi verranno tassate. In virtù della ‘soda tax’, ogni ristorante e locale sarà costretto a pagare al Comune mezzo dollaro per ogni litro di bevanda gassata e zuccherata venduta. La somma non dovrà essere pagata in caso di bibite con oltre il 50% di frutta o latte. Philadelphia è la prima città americana che introduce una misura del genere per contrastare la piaga dell’obesità. Il sindaco di Philadelphia ha dichiarato che la tassa porterà nelle case comunali oltre 90 milioni di dollari l’anno, che saranno utilizzati per la realizzazione di giochi e parchi pubblici. L’imposta contribuirà sicuramente a far bere meno bevande zuccherate, che rappresentano sostanze molto pericolose per l’organismo umano. Già anni fa, a Philadelphia, si tentò di introdurre una tassa del genere ma i produttori di bevande si opposero, donando però 10 milioni di dollari a un ospedale pediatrico. Adesso il primo cittadino della città americana è riuscito a centrare il bersaglio.

In molte città americane, negli ultimi anni, sono state presentate proposte relative all’introduzione di una tassa sulle bibite gassate e zuccherate ma non è mai stata approvata una legge in merito per colpa delle lobby. Ora, invece, a Philadelphia qualcosa è cambiato. In una delle città più grandi e ‘difficili’ degli Usa è entrata in vigore una norma che obbliga i ristoratori a pagare una tassa qualora vogliano somministrare bibite zuccherate. Il sindaco Jim Kenney crede che tale imposta contribuirà non solo a migliorare la salute dei cittadini ma farà arricchire Philadelphia:

“Questo è l’inizio del processo di cambiamento delle nostra città”.

Il sindaco e tutti i sostenitori dell’iniziativa che, alla fine, è diventata legge ritengono che è a breve la tassa sulle bevande gassate e zuccherate verrà introdotta anche in altre città americane. Jim Krieger, direttore esecutivo della Healty Food America, ha parlato  di un “momento di svolta” e del fatto che molte grandi città, come San Francisco, stanno prendendo in considerazione l’eventualità di introdurre una tassa sulle bibite zuccherate. Queste ultime sono state spesso collegate all’insorgenza di patologie gravi come diabete e obesità. Thomas Farley, commissario per la salute di Philadelphia, ha detto che la città aveva programmato di monitorare gli effetti immediati della imposta sulle vendite di bibite gassate. Nella grossa città americana, inoltre, verranno accertati gli effetti sull’obesità. Si spera, insomma, che la ‘soda tax’ faccia ridurre il numero di persone con problemi di peso a Philadelphia. Le aziende che producono bibite zuccherate e soft drinks avevano speso 5 milioni di dollari per contrastare la tassa sulle bevande gassate, promuovendo eventi, raduni e manifestazioni fino alla votazione finale del provvedimento, avvenuta ieri, giovedì 16 giugno 2016. L’American Beverage Association ha promesso di adire le vie legali contro una legge iniqua. Lauren Kane, portavoce del gruppo, ha dichiarato:

“E’ ancora una cattiva idea, la gente si oppone e nulla è cambiato”.

Secondo l’associazione dei produttori di bevande gassate, la tassa introdotta a Philadelphia è solo un tentativo di sottrarre denaro a un settore. Sarà, ma le bevande gassate e zuccherate fanno veramente male all’organismo, lo sottolineano diversi studi, ed ogni tentativo di disincentivarne il consumo è lodevole. Un team di studiosi dell’Università di Sidney ha scoperto che le bibite zuccherate non solo favoriscono l’obesità ma aumentano il rischio di cancro al cervello e morbo di Alzheimer. E’ incredibile, no? Sembra che tali bevande contengano sostanze, zucchero ed anidride carbonica i primis, che vanno a modificare le proteine del cervello. In particolare, anidride carbonica e zucchero, presenti in grandi quantità nelle bibite zuccherate andrebbero ad alterare ben 400 proteine nel cervello. Meglio bere acqua, dunque? Certamente, ma se proprio non potete rinunciare alle bevande zuccherate ricordatevi che vanno assunte con moderazione, perché i loro effetti sull’organismo umano non sono poi così piacevoli. Rammentate anche che tali sostanze favoriscono l’insorgenza di carie. Stare alla larga dalle bibite gassate e zuccherate significa anche boicottare le grosse aziende che si arricchiscono sulle spalle, o meglio sulla salute, di milioni di persone.