Confesercenti: 50% famiglie italiane non avverte ripresa economica

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Ma quale ripresa economica, gli italiani si sentono insoddisfatti economicamente! Molti cittadini del Belpaese non riescono ad arrivare a fine mese, Confesercenti e SWG hanno accertato che il 50% circa dei nuclei familiari italiani non avverte la ripresa economica.

Il 56% delle famiglie italiane si sente insoddisfatto dal punto di vista economico; il 14%, inoltre, afferma di riuscire a fronteggiare le spese essenziali con il reddito mensile. Confesercenti e SWG hanno annalizzato su una sequenza da 1 a 100 la solidità economica avvertita dalle famiglie italiane. Ebbene, oggi, il valore di tale solidità è pari a 55, superiore di 2 punti rispetto a dicembre dell’anno scorso.

Sei famiglie italiane su 10 vivono con il timore che un componente possa perdere da un momento all’altro il lavoro. Ciò è inammissibile in un Paese civile. Ma cosa fanno i politici? Occorrono più fatti e meno parole. Lavoro per tutti; non per i soliti noti.

Gli italiani soddisfatti della propria situazione economica sono il 44% e vivono prevalentemente al Nord. Di contro, il 14% delle famiglie italiane si definisce povero, visto che non riesce nemmeno a provvedere alle spese essenziali.

Solamente il 2% dei nuclei familiari italiani se la passa bene, potendo non solo far fronte alle spese essenziali ma anche sborsare denaro per acquistare beni di lusso, come auto costose, smartphone, ed altro.

Il primo di tutti i problemi degli italiani è il lavoro che, quando c’è, si teme di perderlo da un momento all’altro. Si può andare avanti così in Italia? Si può vivere nel terrore? Si può vivere in una nazione in cui una famiglia su 5 ritiene ‘insostenibile’ la qualità della vita?

Pochi italiani hanno avvertito un miglioramento della condizione economica rispetto a un anno fa; anzi il 46% degli intervistati ha confessato che c’è stato un peggioramento. E’ inutile dire che una situazione del genere incide negativamente sui consumi, diminuiti nettamente rispetto al passato. Pochi italiani prevedono un incremento della spesa nei consumi nei prossimi mesi.

Dati preoccupanti che dovrebbero far riflettere.