Oriana Fallaci, firma testamento è autentica: Edoardo Perazzi erede universale

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Oriana Fallaci voleva lasciare tutto a un solo nipote. Non ci sono dubbi. Il gip ha accertato che non vi sono dubbi sulla genuinità della firma della celebre giornalista e scrittrice apposta sul testamento

 

 

Il caso era scoppiato nel 2011, quando la sorella della Fallaci, Paola, e il figlio Antonio, presentarono un esposto contro Edoardo Perazzi, l’altro figlio di Paola Fallaci, nominato da Oriana Fallaci come erede universale. La sorella della scrittrice sostiene che la firma sul testamento non sia autentica: secondo lei è stata contraffatta da Perazzi.

“Il giudice, disponendo l’archiviazione del procedimento per insussistenza dei fatti ascritti all’indagato, ha posto la parola fine alla querelle giudiziaria relativa alla pretesa falsificazione del testamento di Oriana Fallaci, di cui era stato accusato il nipote ed unico erede, Edoardo Perazzi“, hanno dichiarato gli avvocati di Edoardo Perazzi, Filippo Cei e Nicola Pabis Ticci.

Riportiamo lo stralcio di una nota diffusa dagli avvocati di Perazzi: “Il procedimento si è svolto davanti al Tribunale di Firenze a seguito di una denuncia-querela presentata dalla sorella di Oriana Fallaci, Paola Fallaci e dal secondo figlio di quest’ultima, Antonio Perazzi, esclusi dall’eredità della famosa scrittrice in favore dell’altro figlio, Edoardo; quest’ultimo vede dunque riaffermata la sua qualità di unico erede della scrittrice. Nel corso del procedimento sono state svolte ben due consulenze grafologiche anche con l’ausilio di medici specialisti (oncologo, oculista e radiologo). Il giudizio unanime dei periti grafologi è stato di attribuibilità certa del testamento alla mano di Oriana Fallaci. Al tempo stesso, gli specialisti interpellati hanno escluso che dall’esame della documentazione medica potesse desumersi alcun deficit cognitivo o neurologico della scrittrice, rimasta lucida e cosciente fino alle ultime ore di vita”.

Edoardo Perazzi tira un sospiro di sollievo e dice: “Sono soddisfatto e felice per la chiusura di una pagina per me dolorosa e certamente non necessaria. Non ho mai avuto dubbi sull’autenticità del testamento, perché questa era la volontà chiaramente espressa in più occasioni da Oriana prima della morte… Oriana, come la sorella e l’altro nipote ben sanno, è sempre stata lucida fino alla fine, ed è un affronto alla donna che è stata pensare che la sua volontà potesse in qualunque misura essere coartata. Proseguirò con entusiasmo a tutelarne la figura e a dare il mio contributo affinché l’eredità spirituale, i libri e le prove di grande giornalismo che ci ha lasciato possano essere conosciute e studiate”.