Salerno, battuta di caccia fatale: 12enne colpito al petto

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Salerno, 12enne colpito al petto durante battuta di caccia

Battuta di caccia fatale a Salerno, precisamente in località Tortorella. Ieri, un 12enne di Morigerati è rimasto vittima di un terribile incidente: un proiettile lo ha colpito al petto

 

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’episodio. Il 12enne, secondo le prime informazioni, aveva preso parte alla battuta di caccia al cinghiale insieme al padre, allo zio e ad altre persone. All’improvviso, verso le 16.30, un proiettile ha colpito al petto il ragazzino. Pare che il colpo sia stato sparato accidentalmente.

Il minorenne è stato subito trasportato all’ospedale di Sapri ma, alle 18.30, i medici hanno disposto il trasferimento al nosocomio San Leonardo di Salerno. Il personale sanitario di tale ospedale, però, ha constatato il peggioramento delle condizioni del 12enne, ritenendo così necessario un ulteriore trasferimento all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.

I carabinieri hanno iniziato a svolgere le prime indagini sull’accaduto, cercando di ricostruire perfettamente la dinamica.

L’episodio avvenuto nelle ultime ore a Salerno ricorda che bisogna fare estrema attenzione alle battute di caccia. Secondo recenti indagini, ogni anno perdono la vita circa 60 persone durante la stagione venatoria. I feriti, invece, sono una novantina. I cacciatori, dunque, rappresentano un pericolo?

In Italia sono state promosse molte iniziative per bandire le battute di caccia nei pressi dei centri abitati, in modo da preservare l’incolumità di grandi e piccini. E’ indubbio che la caccia sia un grande problema di pubblica sicurezza, visto che dilettanti girano e sparano coi loro fucili. L’attività venatoria, dunque, è rischiosa non solo per gli stessi cacciatori ma anche per persone estranee alle battute di caccia, che magari passeggiano e si trovano nei giardini delle loro abitazioni.

I cacciatori sono solitamente persone anziane che vagano anche sui terreni di altri persone e sparano contro tutto ciò che si muove. Il problema è che molti di essi non riescono bene discernere l’oggetto in movimento: ecco perché si verificano episodi tragici. In sostanza il cacciatore crede di colpire un animale ma, in realtà, bersaglia una persona.