Allerta Isis sulle spiagge italiane: kamikaze travestiti da ambulanti

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Spiagge italiane: rischio attentati Isis

Allarme jihadisti sulle spiagge italiane. Pare che molti militanti dell’Isis siano pronti a farsi saltare in aria sulle spiagge spagnole, italiane e francesi

 

 

La tremenda notizia è stata riportata dal Bild, rifacendosi ad alcune dichiarazioni dell’intelligence tedesca e italiana. I servizi segreti italiani si sono già messi in contatto con quelli tedeschi per avere delucidazioni al riguardo. Il Bild ha lanciato l’allarme mediante un articolo intitolato “Terrorismo pianificato sulle nostre spiagge!”, sottolineando che “travestiti da ambulanti, gli jihadisti potrebbero farsi esplodere sulle spiagge”. Il Bild ha anche aggiunto che gli jihadisti sarebbero pronti a piazzare pericolosi ordigni tra ombrelloni e lettini, sulle spiagge italiane, della Francia meridionale, e spagnole. Potrebbero, insomma, registrarsi attentati come quello di Sousse, in Tunisia. Un ‘pezzo forte’ della sicurezza tedesca ha detto:

“Potrebbe darsi che in questo modo l’Isis concepisca una nuova dimensione di terrore. Le spiagge non possono essere protette”.

Sarà un’estate veramente ‘bollente’ sotto diversi punti di vista quella sulle spiagge italiane, spagnole e francesi. L’insidia Isis, ora, arriva anche sul bagnasciuga. L’allerta è dovuta alle dichiarazioni provenienti da una fonte africana. Lo Stato Islamico vuole dunque spargere sangue anche sulle spiagge francesi, italiane e spagnole, zone non molto controllate dalle forze dell’ordine e dall’esercito. Bild ha riferito che i criminali jihadisti sono pronti a colpire sulle spiagge di diverse nazioni europee, tra cui l’Italia, mediante attentati suicidi, stragi, ed ordigni posti sotto la sabbia, nei pressi di lettini ed ombrelloni. E’ ancora vivo il ricordo delle 38 persone, di cui 30 britanniche, che l’anno scorso sono state uccise da un uomo armato su una spiaggia tunisina. A preoccupare, inoltre, è il fatto che molti jihadisti vengono in Europa con documenti regolari, quindi si presentano come persone a posto, rispettabili. Un poliziotto senegalese, Seck Pouye, ha dichiarato:

“Queste persone si recano regolarmente in Italia e in altre nazioni con visti e documenti. Loro non sono illegali perché sono visti come uomini d’affari e commercianti. E’ questo che li rende così pericolosi”.

In Germania non è stata emessa nessuna avvertenza sul pericolo terrorismo sulle spiagge italiane, francesi e spagnole. I kamikaze dell’Isis, dunque, sarebbero pronti a farsi esplodere anche sulle battigie italiane, spargendo terrore e sangue tra i bagnanti. I militanti dello Stato Islamico possono agire ovunque e non temono nessuno: lo hanno dimostrato recentemente anche in Belgio, presso il grosso aeroporto Zaventem. Un kamikaze si è fatto esplodere, provocando il decesso di tante persone e feriti; poi, a distanza di qualche minuto, altri attentati suicidi. Una tragedia vera dettata dall’odio, dal desiderio di sopraffazione dell’Occidente. Chi ha assistito alla scena ha parlato di sangue ovunque, di corpi che volavano, di gente che correva, di urla. Il giorno dopo, Bruxelles era una città devastata, triste, deserta. Le autorità avevano invitato i cittadini a restare a casa perché l’allerta sicurezza era massima. L’Isis rivendicò gli attentati. Un’altra grossa ferita causata all’Occidente. Il re belga Filippo, amareggiato, disse:

“Risponderemo con fermezza, calma e dignità: la fiducia è la nostra forza”.

Kamikaze dell’Isis pronti ad agire in ogni posto, dunque. E molti sono anche minorenni.