Canapa terapeutica, come acquistarla

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canapa

Come acquistare la cannabis light terapeutica? La “Cannabis terapeutica”, o più propriamente detta Cannabis Medicinale (CM), si riferisce all’impiego di infiorescenze femminili mature essiccate di Cannabis Sativa L.

Sono tantissimi gli utilizzi della canapa terapeutica: salute o casa e ambiente che sia, in ogni caso la cannabis terapeutica può essere acquistata solo ed esclusivamente dietro ricetta medica.

Prima di focalizzare l’attenzione su come acquistare la cannabis light terapeutica è bene chiarire attentamente la normativa vigente, chi può prescrivere la cannabis terapeutica e quali sono le patologie trattate.

Cannabis terapeutica: chi può prescriverla?

Secondo la Legge Di Bella (Legge 94/98) per l’acquisto della cannabis light terapeutica serve sempre e solo la ricetta medica redatta da un medico iscritto all’Ordine dei Medici Italiani.

Il medico di base o gli specialisti che hanno in cura il paziente possono prescrivere la cannabis light terapeutica a chi è affetto da patologie o da problemi salutari di grave entità.

Bisogna sottolineare, fin da subito, che uno dei problemi più rilevanti è che spesso i medici sono poco propensi a prescrivere questo tipo di terapia.

Ma niente timore! È sempre possibile rivolgersi ad un centro specializzato dove l’equipe di medici è più disponibile a prescrivere la cannabis light terapeutica.

Oltre ai dati necessari, il medico prescrive la sostanza, la forma farmaceutica (cartine, soluzione oleosa, filtri, bustine, etc.), il marchio del prodotto e il numero di dosi o la quantità.

Cannabis terapeutiche: chi ha diritto ad ottenere la prescrizione?

La cannabis a carico del SSR (Sistema Sanitario Regionale), è prescrivibile quando le terapie standard sono inefficaci e “per le sole indicazioni terapeutiche che la Regione ha accreditato come riconosciute”.

Secondo il DM 9/11/2015 gli utilizzi riconosciuti per la prescrizione gratuita della cannabis terapeutica a carico del Sistema Sanitario Regionale sono: cachessia (anoressia), vomito e inappetenza da chemioterapici, sclerosi multipla, glaucoma, sindrome di Tourette, dolore oncologico e cronico.

Da molti anni la cannabis medica o cannabis FM-2 (a scopo terapeutico) è una possibilità medica che accende la speranza di moltissimi pazienti affetti da patologie gravi e debilitanti, come il cancro e l’anoressia.

Il Ministero della Salute ha regolamentato le preparazioni farmaceutiche a base di cannabis light terapeutica specificando le patologie che possono prevedere la prescrizione di cannabinoidi.

Pertanto, la cannabis medicinale deve essere considerata una sorta di trattamento alternativo nei casi in cui le terapie “tradizionali” si siano dimostrate inefficaci.

La cannabis terapeutica è legalmente accettata nei seguenti casi:

  • cachessia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell’anoressia nervosa per stimolare l’appetito,
  • sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale che cagionano spasticità associata a dolore,
  • dolore cronico e anche per patologie reumatiche (artriti, osteoartrosi, fibromialgia) o neuropatie,
  • sindrome di Gilles de la Tourette,
  • nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV,

La cannabis terapeutica e le preparazioni a base di cannabinoidi sono apprezzate nel campo terapeutico per l’effetto analgesico, anticinetosico ed antiemetico, l’effetto ipotensivo e stimolante dell’appetito.

Le forme prescrittive sono: orale (decotto) o inalatoria (vaporizzatore).

Cannabis light terapeutica: dove acquistarla?

La cannabis terapeutica la si può comprare nelle farmacie galeniche e può essere preparata in cartine (per vaporizzazione), tisane, colliri, supposte, capsule ad uso orale già pronte, liquido con THC e CBD per sigarette elettroniche.

Inoltre, la cannabis FM-2 può essere acquistata anche presso le ASL o gli Ospedali.

Cannabis terapeutica: in quali regioni comprarla?

In quali regioni italiane è legale prescrivere cannabis terapeutica? Praticamente in tutte, comprese le Regioni Autonome o a Statuto Speciale.

Ogni Regione è autonoma nel decidere quali malattie rientrano nella distribuzione gratuita e quali a pagamento.

Per quanto concerne il rimborso dal Sistema Sanitario Regionale, è sempre bene rivolgersi all’ASL per ricevere informazioni in merito.