Carta d’identità elettronica: sperimentazione in vari Comuni italiani

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Carta d'identità elettronica: test inizia a Roma

La cara, vecchia, carta d’identità cartacea sta per andare in pensione. In Italia, a partire dallo scorso 4 luglio, è arrivata la carta d’identità elettronica. In diversi Comuni italiani, che entro settembre saranno 200, verrà introdotto l’innovativo documento.

Carta d’identità elettronica costerà 13,76 euro

E’ stata una circolare del Ministero dell’Interno ad annunciare l’arrivo, in diversi Comuni italiani, della carta d’identità elettronica. Si tratta di un formato nuovo e al passo coi tempi che, forse, non piacerà molto agli attempati. Da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, invece, si apprende il costo: 13,76 euro. Ovviamente, la sperimentazione parte dai grandi Comuni, come Roma, Milano e Napoli: poi toccherà a quelli più piccoli. Si tratta di una novità importante, soprattutto per chi viaggia all’estero. In molte nazioni, infatti, la carta d’identità cartacea non viene accettata da tempo.

La nuova carta d’identità elettronica è, in realtà, una piccola tessera contenente molte informazioni, tra cui gli estremi dell’atto di nascita, il codice fiscale e le impronte digitale. L’ufficiale dell’anagrafe, all’atto del rilascio, chiede al cittadino anche il consenso alla donazione degli organi. La scelta comparirà sulla carta d’identità elettronica. Inoltre, ogni persona dovrà comunicare al preposto all’anagrafe i modi in cui vuole essere contattato (e-mail, telefono etc.). Nel momento in cui tutto sarà pronto, quindi, il Comune sarà in grado di dispensare carte d’identità elettroniche, non potranno più essere emessi documenti in forma cartacea.

Info importanti su un sito ad hoc

Sul sito www.cartaidentita.interno.gov.it sono indicate tutte le informazioni necessarie per richiedere la nuova carta d’identità elettronica presso il Comune di residenza. Molti cittadini, però, si sono già lamentati del costo eccessivo del nuovo documento. L’avvocato Patrizia Saggini, che coopera con l’Esecutivo in materia di test dell’Anagrafe unica, ha affermato al riguardo:

“Sarebbe utile che i Comuni comunicassero con chiarezza questi aspetti e questi vantaggi ai cittadini, anche per giustificare il maggior costo della Cie rispetto al documento cartaceo”.