COLOSSEO CHIUSO PER ASSEMBLEA SINDACALE: TURISTI SCONCERTATI

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COLOSSEO CHIUSO PER ASSEMBLEA SINDACALE

Un’assemblea sindacale ha fatto irritare non pochi turisti che, oggi, speravano di visitare il Colosseo ed altri siti archeologici, a Roma. Il celebre monumento è rimasto chiuso e davanti ai cancelli si sono formate code chilometriche

 

La maggior parte dei turisti non è riuscita a comprendere la ragione della chiusura del Colosseo; poi, leggendo diversi cartelli apposti sui cancelli, hanno compreso che la chiusura era dovuta a un’assemblea sindacale. Sconcerto, dunque, a Roma. Un’assemblea sindacale ha deluso tantissime persone che speravano di visitare il simbolo di Roma. Da sottolineare anche l’errore sul cartello, che avvertiva della chiusura dalle 8 alle 11 p.m., invece che a.m.

Oltre al Colosseo sono rimasti chiusi per qualche ora anche altri importanti monumenti capitolini, come le Terme di Diocleziano, il Foro Romano e Palatino e Ostia Antica. I turisti, sconcertati e indignati, hanno protestato non poco sebbene fosse stato dato ampio preavviso dell’assemblea sindacale.

L’episodio di oggi ha lasciato perplesso anche il ministro dei Beni culturali e Turismo Dario Franceschini, che ha detto di proporre al premier Renzi di contemplare musei e luoghi della cultura nei servizi pubblici essenziali. “Proprio mentre i dati del turismo sono tornati straordinariamente positivi, proprio mentre Expo e Giubileo portano ancora di più l’attenzione del mondo sull’Italia, una nuova assemblea sindacale, questa volta al Colosseo e nei più importanti siti archeologici di Roma, fa restare turisti in fila davanti agli occhi di tutto il mondo”, recita una nota diffusa da Dario Franceschini.

Stupito anche Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi: “L’assemblea sindacale, regolarmente convocata, porta, ancora una volta, alla ribalta l’urgenza di ricomprendere la fruizione dei beni culturali tra i servizi pubblici essenziali. Lasciare la fruizione del nostro patrimonio culturale fuori dai servizi pubblici vuol dire continuare a dare una pessima immagine del Paese ai cittadini e ai milioni di turisti che quotidianamente scelgono di vistare le nostre città”.

I sindacati respingono ogni accusa e, dopo aver sottolineato che l’assemblea era stata comunicata al Comune lo scorso 11 settembre 2015, hanno contestato il mancato pagamento di diverse ore di lavoro e le aperture straordinarie.

Non è la prima volta che, per motivi sindacali, il Colosseo resta chiuso e i turisti iniziano a protestare. I lavoratori avranno pure ragione ma devono capire che così facendo si rovina l’immagine dell’Italia all’estero.