Napoli: manca strumento tac, Gianluca Forestiere muore

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Napoli, manca strumento tac: Gianluca Forestiere muore

Aspettare tanto prima di una tac e poi morire. E’ successo a Napoli al 41enne Gianluca Forestiere. L’uomo è stato colto da un malore e poi trasferito in diversi nosocomi campani

 

Secondo le ultime informazioni, riportate su numerosi tabloid italiani, il Mattino in primis, Gianluca è stato colpito da un’emorragia ma, essendo l’ospedale di Pozzuoli privo dell’apparecchio per effettuare la tac, è stato trasferito all’ospedale San Giuliano di Giugliano. I medici accertano una situazione grave: il 41enne deve essere sottoposto a un delicato intervento ma nel nosocomio manca un reparto di Neurochirurgia. Ecco, allora, che l’uomo è stato trasportato nuovamente all’ospedale di Pozzuoli.

Troppi andirivieni da un ospedale all’altro: Gianluca è arrivato senza vita all’ospedale di Pozzuoli. Ennesimo caso di malasanità italiana. Il 41enne è la prima vittima della sanità italiana piena di lacune ed inefficienze che offuscano le eccellenze italiane in ambito sanitario. E’ un peccato che in Italia vi siano belle menti ma un sistema debilitato, vacillante. E’ inammissibile che una persona in pericolo di vita venga messa su un’ambulanza più volte, nell’arco di poche ore, perché i nosocomi sono privi di apparecchi tecnologici o reparti necessari.

La morte di Gianluca Forestiere, uomo che ha sofferto molto per colpa della malasanità, poteva essere evitata. Ecco perché la moglie, Emanuela Falco, ha deciso di sporgere denuncia. La malasanità ha ucciso già molte persone in Italia. Bisogna intervenire al più presto per evitare altre vittime.

La Procura ha aperto un’inchiesta sulla morte di Forestiere. Nelle prossime ore verrà eseguita l’autopsia sul corpo del 41enne per verificare eventuali responsabilità del personale sanitario dell’ospedale di Pozzuoli e di quello di Giugliano. E’ ovvio che i responsabili devono pagare.

I familiari di Gianluca sono affranti per la morte, improvvisa e inaspettata, del loro caro. Di chi è la colpa? Dei medici? Dello Stato e dei continui tagli alla sanità?