Scott Weiland morto per overdose droghe: bassista Tommy Black arrestato

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Scott Weiland morto per overdose droghe

Ad uccidere Scott Weiland, ex voce degli Stone Temple Pilots, sarebbe stato un miscuglio di droghe. La conferma è arrivata dal medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo dell’artista

 

Tempi duri, dunque, per il bassista Tommy Black, messo in manette poco dopo la scoperta del corpo esanime di Scott. Tommy possedeva diverse sostanze stupefacenti e, a quanto pare, sarebbe stato proprio lui a consegnare le dosi fatali a Weiland.

Il corpo senza vita di Black è stato rinvenuto lo scorso 4 dicembre a Minneapolis, nel tour bus. Sin dalle prime ore successive alla scoperta del cadavere dell’ex leader degli Stone Temple Pilots, gli inquirenti hanno ipotizzato che a stroncare Scott Weiland fosse stato un mix tremendo di droghe, visto che sul tour bus venne scoperto e sequestrato un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.

Dalle analisi tossicologiche è emerso che Scott aveva assunto cocaina, anfetamina MDA ed etanolo. Un mix pernicioso a cui è quasi impossibile sopravvivere. Possibile che Weiland non era al corrente del fatto che una miscela di droghe del genere lo avrebbe condotto sicuramente all’altro mondo?

Il centro Hennepin County Medical Examiner di Minneapolis, ubicato nelle vicinanze del luogo dove è stato trovato il corpo esanime dell’ex leader dei Velvet Revolver e Stone Temple Pilots ha confermato che Scott Weiland è deceduto per un’overdose di droghe. I dottori del centro hanno anche constatato una dipendenza da diverse sostanze, asma e una patologia cardiaca aterosclerotica.

Scott Weiland aveva 48 anni. La sua morte ha gettato nello sconforto i fan e sua moglie, che ha subito scritto una commovente missiva sul trapasso del celebre artista.

Gli inquirenti non hanno dubbi: Scott Weiland aveva preso la droga che lo ha stroncato da Tommy Black. Soffermandosi sulla tossicodipendenza dell’artista, TMZ ha rivelato:

“Qualche giorno prima della morte, Weiland, che aveva a lungo lottato contro la dipendenza da droghe, era tornato ad assumere crack e cocaina. Inoltre beveva molto alcol”.

Scott e i Wildabouts si sarebbero dovuti esibire in molte città nel mese di dicembre, come Reno e City Wenery.

Le indagini sulla morte di Weiland, comunque, continuano. E’ certo, tuttavia, che il cantante è stato stroncato da un’overdose di droghe.