Solar Impulse 2 completa giro del mondo: atterraggio in California

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Solar Impulse 2: atterraggio nella Silicon Valley

Solar Impulse 2, aereo alimentato completamente dall’energia solare si è rimesso in viaggio per completare il giro del mondo. Il velivolo ha, sulle ali, celle fotovoltaiche che assorbono energia solare 

 

 

E’ veramente un grande progetto quello che ha portato alla creazione di Solar Impulse, un aereo che vola solamente grazie all’energia solare. Il mezzo ci ricorda che le fonti alternative di energia possono fare la differenza sia sul versante del risparmio che della tutela dell’ambiente. Molti Governi, negli ultimi anni, hanno avviato studi sullo sfruttamento delle energie rinnovabili, perché è chiaro che l’inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli intollerabili. Gli effetti del riscaldamento globale, del resto, li stiamo già avvertendo. Bisogna intervenire subito, dunque, per evitare il peggio. Sfruttare le rinnovabili è un imperativo per salvare il mondo. Il progetto Solar Impulse è partito nel 2003 ma solamente nel 2009 il primo aereo alimentato con energia solare ha iniziato a svolazzare. Grazie al genio dei creatori di Solar Impulse, Bertrand Piccard e André Borshberg, è stato dimostrato che l’energia solare è veramente utile e in grado di soppiantare le fonti di energia che rovinano il pianeta.

Dopo il Solar Impulse è stata creata la seconda versione, il Solar Impulse 2, un velivolo ancora più potente, in fibra di carbonio, e con un numero maggiore di celle fotovoltaiche sulle ali. L’apertura alare del Solar Impulse 2 è di 72 metri. Il velivolo pesa 2.300 kg. Piccard e Borshberg si sono rimessi in viaggio, nelle ultime ore. La partenza è avvenuta a Kalaeola, nelle Hawaii, e la destinazione, tempo permettendo, sarà Phoenix. Comunque sia, sono state stabilite anche destinazioni alternative se le condizioni meteorologiche saranno avverse, come San Francisco, Vancouver e Los Angeles. Lo scopo del Solar Impulse 2 non è solo quello di ultimare il giro del mondo ma anche di ricordare che le energie pulite possono permettere di compiere imprese straordinarie. Il Solar Impulse 2 è stato costretto a uno stop di qualche mese a Nagoya-Hawaii per alcuni problemi alle batterie.

E’ notizia delle ultime ore quella dell’atterraggio in California del Solar Impulse 2, dopo un volo di 3 giorni sull’Oceano Pacifico. I forti venti hanno ritardato l’atterraggio a Moffett Airfield, Mountain View. Bertrand Piccard, poco prima di atterrare, ha detto:

“Il Pacifico è fatto”.

L’ultima tappa del giro del mondo è stata la più rischiosa a causa della mancanza di zone per l’atterraggio di emergenza. Quando sono arrivati a destinazione, i piloti Piccard e Borshberg si sono abbracciati, felici di essere riusciti a centrare l’obiettivo: hanno girato il mondo con il Solar Impulse 2. Ad attendere i due piloti anche il co-fondatore di Google Sergey Brin, che ha scritto su Twitter:

“E’ stato un bell’atterraggio, siamo stati lì a guardare”.

Piccard, dopo l’atterraggio, ha rivelato ai giornalisti:

“Sapete, c’è stato un momento nella notte, quando guardavo il riflesso della luna sul mare, che ho pensato: ‘Sono completamente solo in questo pozzetto e mi sento completamente al sicuro’. Mi sentivo felice per questa esperienza, una delle più fantastiche della mia vita”.

Solar Impulse 2 è arrivato a destinazione grazie alle 17.000 celle fotovoltaiche sulle ali. Il velivolo ha iniziato il suo viaggio nel marzo dell’anno scorso da Abu Dhabi.