15enne afghana gettata nel forno tandoori dalla cognata

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Afghanistan, gettata nel forno tandoori

Paesi come Afghanistan e Pakistan non cambiano, sono teatro di violenze, crudeltà ed episodi a dir poco aberranti. La civiltà, purtroppo, tarda ad arrivare in tali nazioni. Ieri una 15enne di Jalalabad City ha perso la vita dopo essere stata gettata dalla cognata in un forno tandoori domestico. Non si conosce la ragione del terribile gesto. L’autrice è stata subito arrestata ma non ha rivelato il motivo per cui immediatamente ha deciso di uccidere la cognata. Un episodio strano, visto che in Afghanistan le violenze di donne contro donne sono molto rare. Secondo i funzionari locali, la 15enne Mursal sarebbe stata dapprima soffocata dalla cognata e poi messa nel forno tandoori. La minorenne era sola in casa con la moglie del fratello: la circostanza le è stata fatale. I genitori della ragazzina si trovavano nella provincia di Kabul. Mursal era tornata da poco dalla scuola e, all’improvviso, la cognata è cambiata, è diventata violenta, e l’ha scaraventata nel forno. Il fratello della 15enne, Miriwais, ha detto:

“Io, mio padre e mia madre eravamo a Kabul e mia sorella era a scuola. Quando Mursal è tornata a casa, la moglie di mio fratello l’ha soffocata e l’ha gettata nel forno tandoori”.

Un’altra parente della vittima, Majroh, ha aggiunto:

“Vogliamo giustizia per Mursal e l’assassina deve essere subito processata”.

I funzionari locali hanno riferito che la cognata della 15enne è stata subito arrestata in relazione alla tragedia. Le indagini vanno avanti. Un portavoce provinciale, Attaullah Khoghyni, ha dichiarato:

“La Polizia di Nangarhar ha messo in manette la moglie del fratello della vittima, che ha già confessato il crimine durante un’interrogatorio preliminare”.

Il movente non è ancora chiaro. Il Dipartimento provinciale dei diritti umani si è detto preoccupato, chiedendo ai giudici e alle autorità che la responsabile di questo terribile episodio paghi il suo conto con la giustizia. L’Afghanistan si conferma come una delle nazioni al mondo dove i diritti delle donne vengono violati maggiormente, sia da parte degli uomini che delle donne stesse. Come detto prima, sono rari i casi di violenze perpetrate da donne su donne. Secondo i dati di numerose Ong, in Afghanistan oltre il 50% delle donne subisce violenze fisiche ed oltre il 15% violenze sessuali. E’ veramente allucinante. I matrimoni sono quasi sempre combinati ed oltre la metà delle spose ha meno di 16 anni. Insomma, la maggioranza delle donne, in Afghanistan, è costretta dai parenti a sposarsi. Anche per questo la vita del ‘gentil sesso’ non è facile in una nazione del genere. La pessima condizione delle donne in tale nazione è da anni al centro di innumerevoli discussioni e dibattiti internazionali e, nonostante le raccomandazioni, è cambiato poco dalla caduta dei talebani ad oggi. Le donne non hanno diritti in Afghanistan e vengono, spesso e volentieri, offese, umiliate ed uccise. Nelle ultime ore, ad esempio, una donna non ha avuto remore nel soffocare la cognata e gettarla nel forno tandoori domestico. Un’azione sconcertante che la dice lunga sul rispetto delle donne nella nazione.

E’ lungo l’elenco delle organizzazioni internazionali che lottano ogni giorno per migliorare la condizione delle donne in Afghanistan ma lunga è la lista dei casi di impunità degli autori di delitti commessi contro le donne. Sembra quasi che offendere le donne, in Afghanistan sia di moda. E’ stato fatto ben poco anche dagli Usa e dai suoi alleati. Sono stati vani anche gli investimenti per sostenere iniziative a sostegno delle donne. Niente. Significativo il discorso che, nel 2009, fece Shinkai Karokhail, componente del Parlamento:

“Dopo la caduta dei talebani tutti volevano venire a lavorare per i diritti delle donne, erano orgogliosi di dire che si trovavano qui per aiutare le donne afghane. Passo dopo passo tutto ciò è sparito… Siamo state dimenticate”.