Austria, Profugo Stupra Bimbo in Piscina: “Ero in Stato di Emergenza Sessuale”

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Choc in Austria: Profugo Stupra Bambino in Piscina Resienbad

Violentare un bimbo di 10 anni e giustificarsi col fatto di essere “in stato di emergenza sessuale”. Episodio aberrante in Austria, dove un profugo iracheno ventenne si è macchiato di un gravissimo reato

 

Lo scorso 2 dicembre, il ragazzino si trovava nella piscina Resienbad di Vienna ed è stato preso di mira dall’iracheno, arrivato in Austria durante una delle tante ondate di profughi provenienti dai Balcani degli ultimi mesi. L’immigrato si è comportato come un animale, anzi peggio, visto che i nostri amici a 4 zampe non sono in grado di compiere azioni così disgustose e gravi. Ebbene, il bimbo è stato stuprato ed ha riportato gravi ferite che hanno necessitato un ricovero in ospedale.

La vicenda, come detto, è avvenuta nei primi giorni di dicembre ma solo ora è stata diffusi dai tabloid e siti per tutelare l’incolumità del profugo. Ora c’è il rischio che l’episodio alimenti l’insoddisfazione e l’avversione, già molto forte, degli austriaci verso gli immigrati.

Certo, quello che è accaduto nella piscina Resienbad è veramente agghiacciante. Il profugo aveva ottenuto aiuti e lavoro dall’Austria ma non ha ricambiato la cordialità ricevuta, anzi ha infangato il Paese con un’azione disgustosa. Dopo essere stato fermato, il ventenne ha tentato di discolparsi sostenendo di essere in uno “stato di emergenza sessuale”: non aveva rapporti con la moglie, rimasta in Iraq, da 4 mesi.

Speriamo che la giustizia austriaca faccia il suo corso e punisca il profugo iracheno per i danni psico-fisici causati al povero bimbo che si stava divertendo in piscina.

Ecco, sono proprio episodi del genere che rafforzano la xenofobia e la discriminazione. I profughi devono capire che la nazione ospitante deve essere rispettata sempre, e non lesa. Tempo fa aveva sconcertato il video che ritrae un tunisino, in una stazione della metro di Stoccolma, che sputa a una donna che lo aveva fermato mentre tentava di derubare una persona.