Body builder stroncato da sostanze dopanti

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Foggia, body builder ucciso da sostanze dopanti

Un body builder foggiano di 30 anni è morto dopo aver assunto sostanze dopanti. Lo sportivo avrebbe dovuto disputare una competizione di body building nei prossimi giorni

 

 

Giovanni Racano, 30 anni, curava molto il suo corpo e voleva diventare campione di body building. La sua passione, però, l’ha portato alla morte. L’uomo ha assunto sostanze dopanti in vista di una gara a cui teneva molto, che si svolgerà nei prossimi giorni a Foggia. Il 30enne è morto dopo essere stato in coma per una settimana. Un altro body builder di 50 anni è finito in ospedale per lo stesso motivo ma non è in pericolo di vita. Le forze dell’ordine, dopo la morte di Racano, hanno iniziato a perquisire molte palestre e case a Foggia. Si ipotizza che il body builder 30enne abbia assunto sostanze dopanti per migliorare le sue prestazioni fisiche in vista della gara che avrebbe dovuto disputare tra qualche giorno. Gli uomini della Gdf  e della Squadra Mobile stanno compiendo accertamenti in molte palestre: pare siano stati scoperti farmaci sottoposti subito ad accurati esami.

I genitori del body builder morto hanno subito sporto denuncia. Il 30enne era stato ricoverato urgentemente presso gli Ospedali riuniti ma, dopo una settimana di coma, è morto. I titolari di due palestre sono attualmente indagati. E’ probabile che il body builder 30enne e quello che ora è in gravi condizioni abbiano assunto un farmaco che provoca gravi danni alla salute. Le forze dell’ordine hanno iniziato ad indagare sulla vicenda, cercando di colpire il mercato illegale di sostanze dopanti. Tali sostanze, lo ricordiamo, consentono agli sportivi di ottenere in breve tempo risultati straordinari che, un tempo, si ottenevano solo con tanto allenamento. E’ difficile che uno sportivo che assume sostanze dopanti possa tornare ad ottenere risultati eccellenti solo con l’allenamento, poiché si crea una sorta di dipendenza. Roberta Pacifici, direttrice del Reparto di Farmacodipendenza, Tossicodipendenza e Doping all’Istituto Superiore di Sanità, ha detto:

“Rispetto agli anni precedenti abbiamo assistito all’aumento della positività per agenti anabolizzanti, diuretici ed Epo…”.