Chernobyl, centrale nucleare è ancora letale

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Chernobyl: sarcofago attorno alla centrale nucleare

Sono passati 30 anni dal disastro nucleare di Chernobyl. Era infatti il 26 aprile 1986 quando esplose il reattore della tristemente nota centrale nucleare dell’Unione Sovietica

 

 

Sono passati 30 anni dallo scempio nucleare di Chernobyl, eppure le radiazioni non sono state completamente arginate. Da quel momento, da quel triste 1986 è iniziato un lento conto alla rovescia per la fine del nucleare nel mondo. Tanti Paesi hanno iniziato ad adottare strategie per mandare in pensione il nucleare e molti ci sono riusciti. In molte nazioni, invece, ancora c’è molto da fare. Lo scoppio della centrale nucleare di Chernobyl ha rappresentato un vero dramma per l’Europa, favorendo il decesso di un numero indeterminato di persone. Lo scoppio si verificò all’una di notte a causa di una leggerezza che rese incontenibile la fissione. Il reattore scoppiò perché la sua potenza superò di ben 120 volte quella massima: nell’atmosfera si riversò molto materiale radioattivo. Alexander Akimov, addetto al turno notturno, cercò di evitare la tragedia premendo il tasto d’arresto d’emergenza ma il gesto fu vano. La funesta notizia si apprese in Europa dopo molte ore e, da quel momento, iniziò l’incubo radiazioni. Prima del dramma di Chernobyl si verificarono, in altre zone europee, alcune esplosioni in centrali nucleari anche se non furono equiparabili a quello che avvenne nella centrale ucraina. L’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl ha provocato molti decessi in questi 30 anni: molte persone hanno perso la vita a causa di leucemie e tumori connessi alle radiazioni.

Lo spettro del nucleare sembrava morto e sepolto dopo la tragedia a Chernobyl e, invece, nel 2011 un’altra sciagura ha fatto tremare il mondo: un terremoto e un forte tsunami distrussero la centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. La sciagura fu simile a quella di Chernobyl. Non sono bastate catastrofi come quelle di Chernobyl e Fukushima a distogliere molti Stati dal nucleare: la Cina, ad esempio, vanta 31 reattori nucleari e, come se non bastasse, 24 sono in fase di realizzazione. I lavori vanno a rilento, però, in quanto non è facile trovare un luogo dove collocare le scorie radioattive. Sono passati tanti anni dalla sciagura di Chernobyl eppure, dopo tanti danni e morti c’è ancora chi pensa che il nucleare sia un vantaggio: è o non è pura follia? Intanto c’è chi ritiene che l’esplosione della centrale nucleare avvenuta 30 anni fa non sia stata un incidente ma il frutto di un complotto (basta guardare il film, uscito recentemente, “Il complotto di Chernobyl – The Russian woodpecker”).

Di quel reattore nucleare scoppiato 30 anni fa resta poco ma i danni causati sono tanti. Intanto è stato realizzato una sorta di sarcofago che dovrà coprire i resti della centrale nucleare, preservando il mondo intero. Si tratta della più grande struttura mobile mai costruita al mondo. I resti della centrale nucleare dilaniata dall’esplosione del reattore numero quattro verranno dunque coperti da un sarcofago che dovrà contenere le emissioni di radioattività, un po’ come ha fatto la vecchia struttura che, però, negli ultimi 30 anni si è logorata.

Sembrerà strano ma ancora oggi entrare nella centrale nucleare di Chernobyl, o quel che ne resta, è un’azione letale. Stanislav Shekstelo, portavoce del complesso della Centrale Nucleare di Chernobyl ha detto che la struttura è ancora così radioattiva che se un uomo provasse ad entrare “morirebbe in pochi minuti”.