Cocaina: dipendenza eliminata con scosse al cervello

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Cocaina: dipendenza addio con scosse al cervello'

Come eliminare la dipendenza dalla cocaina? Semplice, con piccole scosse al cervello. La scoperta è stata fatta al termine di uno studio capeggiato da un team italiano di ricercatori.

La ricerca, condotta su 32 pazienti presso l’Università di Padova congiuntamente all’Irccs San Camillo di Venezia, dimostra che mini-scosse elettriche al cervello possono far uscire dal tunnel della dipendenza dalla cocaina. Gli studiosi, però, avvertono che dovranno essere compiuti ancora altri test in materia.

La notizia non può che rallegrarci, però, soprattutto se si pensa che in Europa, l’anno scorso, hanno assunto cocaina ben 2,3 milioni di persone tra i 15 e i 34 anni; negli Usa, invece, i cocainomani sono stati 1,4 milioni.

Attualmente non esistono medicine per curare la dipendenza da cocaina; ecco perché molti ricercatori stanno effettuando ricerche, da tempo, per individuare un metodo efficace per allontanare la dipendenza da tale sostanza stupefacente. Chissà se la stimolazione magnetica transcranica riuscirà effettivamente ad eliminare la piaga della dipendenza dalla cocaina? Secondo i ricercatori italiani, tale metodo è molto valido e, in futuro, sarà di aiuto a molti tossicodipendenti.

La stimolazione magnetica transcranica è un metodo che, attualmente, è usato anche per curare disturbi come ansia e depressione e consiste nell’invio di impulsi magnetici verso una zona specifica del cervello, ovvero la corteccia dorso laterale prefrontale, implicata nei processi decisionali. Insomma, il metodo cerca di agire su quell’area cerebrale che riguarda le decisioni.

Gli studiosi hanno suddiviso i volontari cocainomani in due gruppi: uno è stato trattato con stimolazione magnetica transcranica; l’altro con medicinali. Ebbene, successivamente al trattamento, il 69% dei volontari trattati con la suddetta stimolazione non è tornato a consumare cocaina. Solo il 19% ha avuto una ricaduta.

Il coordinatore dello studio, Antonello Bonci, ha spiegato:

“Abbiamo continuato a seguire i pazienti dello studio, fino ad oltre un anno, e i miglioramenti sembrano mantenersi nel tempo, sebbene al momento non abbiamo dati certi su questo aspetto. E’ importante che questo studio prosegua con studi clinici più ampi”.

Walter Ricciardi, presidente dell’ISS, si è complimentato con gli scienziati coordinati da Luigi Galimberti per lo straordinario risultato raggiunto, poiché è stato individuato un metodo efficace e non invasivo per la cura della dipendenza dalla cocaina:

“Questi importanti risultati, messi a disposizione con passione e generosità dai ricercatori a tutta la comunità scientiifica internazionale sono il segno della ricerca italiana che coniuga etica e salute e sono la prova di un impegno i cui effetti hanno un valore enorme sia per gli individui sia per la collettività. Questo studio ci assegna, inoltre, un ruolo importante nel panorama internazionale, come mostra anche l’entusiasmo riservato dagli NIH americani alla pubblicazione di questa nuova metodica di disassuefazione”.

Siamo vicini, insomma, a una cura formidabile della dipendenza da cocaina. Ciò è molto importante perché, come tutte le sostanze stupefacenti, la cocaina, pian piano logora chi l’assume. Ricordiamo, infatti, che la sostanza lede non solo diversi elementi del cervello ma distrugge lentamente i tessuti e i capillari del naso.

La principale problematica correlata all’uso di cocaina è l’impossibilità per il consumatore di ridurre il consumo. La stimolazione magnetica transcranica sarà la soluzione definitiva al problema?