Danimarca, Offre Passaggio a Famiglia Siriana: Condannata

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Offre Passaggio a Siriani: Danese Condannata

In Danimarca la giustizia è veramente ferrea. Lo sa bene l’attivista per i diritti umani Lisbeth Zorning, che è stata condannata insieme al marito, il giornalista Mikael Rauno Lindholm per tratta di essere umani. Moglie e marito avevano semplicemente dato un passaggio ad alcuni siriani

 

Un tribunale danese ha inflitto a moglie e marito la massima pena perché avrebbero consentito alla famiglia siriana di raggiungere la stazione ferroviaria. Lisbeth è sconcertata per la condanna: dovrà pagare 3.000 euro, così come il marito. In fondo aveva solo offerto un passaggio alla famiglia siriana, che si stava recando in Svezia. La danese aveva pagato ai profughi anche la colazione e il biglietto per Gotheborg. Negli ultimi tempi è aumentato il numero di danesi che offrono sostegno ai rifugiati e il Governo ha varato norme che puniscono pesantemente coloro favoriscono la tratta di esseri umani. Il pugno duro della Danimarca è dovuto soprattutto all’enorme afflusso di migranti nella nazione.

La legge danese è rigida in materia di stranieri: è reato trasportare, quindi offrire passaggi, a soggetti privi di permesso di soggiorno. Qualche giorno fa, un 70enne danese è stato costretto a pagare una multa di 1.100 euro per aver dato un passaggio ad alcuni profughi. Lisbeth non riesce ancora a comprendere la legislazione del suo Paese, evidenziando che lei ha voluto solo sostenere alcuni siriani:

“Ho dato un passaggio a 4 adulti e 2 bambini piccoli, gli ho dato un passaggio senza passare il confine e basta. Ho sempre pensato che la tratta implichi il trasporto di persone da un Paese a un altro e, soprattutto, un qualche tipo di guadagno. Quello che ho fatto è stato semplicemente aiutare persone in difficoltà”.

La Zorning è molto arrabbiata e rimarca che lei e il marito non hanno fatto nient’altro che centinaia di altre persone avrebbero fatto: aiutare persone in difficoltà. Il Governo di centrodestra danese ha iniziato, dall’inizio del 2016, la sua crociata contro i profughi, attribuendo alle forze dell’ordine il potere di sequestrare oro e gioielli dei profughi per pagare le spese. Un membro di Welcome to Denmark ha reso noto che, dallo scorso settembre, almeno due persone al giorno vengono perseguite dalla giustizia per aver aiutato i rifugiati.