Fabrizio Moro si scusa per non aver salutato fan a Treviolo: grande uomo e artista

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“Ragazzi… scusate se sono andato via appena sceso dal palco, ma al di la della tempesta che si stava avvicinando e che poi è scoppiata, nel retro palco non c’era una struttura adeguata per accogliervi tutti. Alla fine nonostante la pioggia e qualche problema tecnico che mi ha innervosito durante il concerto, siamo riusciti a portare il 90 % dello spettacolo a casa e vi assicuro che stasera è stato un miracolo. Grazie come sempre a voi, grazie al comune di Treviolo e a tutti i ragazzi dell’organizzazione locale per averci supportato con tanta cortesia e disponibilità fino alla fine, nonostante le precarie condizioni meteorologiche. Fabrizio”. Così recita il post che Fabrizio Moro, cantautore e ‘poeta’ romano ha pubblicato nelle ultime ore sul profilo Facebook de “Gli amici del Moro”. Bene, queste parole si commentano da sole e testimoniano la grandezza di un uomo, prima che un artista. Scusarsi perché non si è riusciti a fare autografi ai fan. Pochi cantautori si sarebbero scusati se fossero stati nelle condizioni di Fabrizio, che è impegnato con i suoi ‘compagni di viaggio’ nel ‘Tour delle Girandole’.

Il cantautore sta facendo ascoltare dal vivo tutti i brani contenuti nel suo ultimo disco, intitolato “Via delle Girandole 10”. “Questo è il mio disco più intimo, più personale. Forse pure per questo è anche il disco che mi ha richiesto più energia”, ha detto Fabrizio riguardo al suo ultimo capolavoro.

“Via della Girandole 10” è un disco che rievoca sonorità e atmosfere anni ’70, originale, intimo e splendido. Si tratta di un lavoro che arriva dopo un periodo non facile per Fabrizio, sia dal punto di vista artistico che personale. “Un disco in cui ho dato spazio alla mia intimità come non avevo mai fatto prima e in cui non ci sono brani riempitivi“, ha rivelato il cantante durante un’intervista all’Adnkronos.

I brani compresi in “Via delle Girandole 10” sono diversi ma ognuno ha quel ‘quid’ che permette di farsi ricordare. Fabrizio, come al solito, è stato eccezionale. Basti ascoltare il brano iniziale, “Buongiorno papà”, che l’artista ha dedicato al padre. E’ veramente commovente. “Mio padre, da buon calabrese, un uomo di poche parole. Ha sempre parlato con i fatti. Ho voluto esprimere il mio ‘non rapporto’ con lui, fatto di rispetto e di cose tante cose insegnate silenziosamente, con l’esempio. Dopo averlo visto, per una vita, alzarsi alle 5.30 di mattina per andare a lavorare, mi sono accorto di non avergli mai detto buongiorno. Questa canzone è un modo per dirglielo e per dirgli tante altre cose ‘indirettamente’, come ha fatto lui con me”, ha asserito l’artista romano.