Kurt Cobain moriva 22 anni fa: poeta maledetto del rock

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Kurt Cobain: leader Nirvana moriva 22 anni fa

Sono già passati 22 anni dalla morte di Kurt Cobain, il leader dei Nirvana, band che rivoluzionò il mondo del rock. L’artista di Seattle si suicidò con un fucile

 

 

 

 

 

Cobain, cantante maledetto, non riuscì mai ad allontanare i demoni dell’eroina, sostanza che assumeva anche per contrastare i continui mal di stomaco che l’assillavano. Kurt aveva solo 27 anni quando passò a miglior vita: usò un fucile a pompa per suicidarsi. Il corpo esanime venne notato l’8 aprile da un elettricista. Il frontman dei Nirvana entrò così a far parte del celebre ‘club dei 27’, ovvero degli artisti morti a 27 anni. Si è detto tutto e il contrario di tutto sulla morte di Kurt Cobain. C’è chi sostiene anche che qualcuno l’abbia ucciso. Non c’è alcuna prova, però, che faccia ritenere che qualcuno abbia fatto fuori il leader dei Nirvana. L’ipotesi più accreditata resta quella del suicidio. A ritrovare il cadavere del ‘poeta maledetto del rock’ fu Gary Smith, membro di una squadra di elettricisti della VECA Electric, che dovevano realizzare un nuovo sistema di luci di sicurezza. Inizialmente Gary pensava che quella sagoma per terra fosse un manichino; poi, però, noto del sangue uscire dall’orecchio destro: era un cadavere. Subito l’elettricista capì che quello steso a terra era Kurt Cobain, il proprietario di casa. Sul posto arrivarono poliziotti e vigili del fuoco.

Le forze dell’ordine trovarono vicino al cadavere di Kurt una scatola di sigari contenente una siringa, un cucchiaino ed altri oggetti che servono ad iniettarsi sostanze stupefacenti. Kurt lasciò anche un messaggio scritto in cui, in soldoni, sottolineava che non aveva più voglia di vivere ed esibirsi dal vivo, e che, inoltre, sarebbe stato un cattivo esempio per la figlia. La triste lettera terminava con la celebre frase:

“I don’t have the passion anymore and so remember, it’s better to burn out than to fade away”.

La voce dei Nirvana, perciò, non voleva spegnersi lentamente. Meglio bruciare subito, e così fece, sparandosi un colpo di fucile in bocca. Il volto venne sfigurato dal proiettile. Il cantante venne ritrovato l’8 aprile 1994 ma la morte, secondo gli inquirenti, risaliva a 3 giorni prima, il 5 aprile. Ci sono ancora tanti interrogativi, dunque, sulla morte del compianto leader dei Nirvana che, probabilmente, resteranno senza risposte. Il caso è stato ufficialmente archiviato come suicidio ma c’è chi ipotizza che l’artista sia stato ucciso. Da chi? Beh, molti ritengono che sia stata la moglie Courtney Love. Quest’ultima si è più volte opposta alla riapertura del caso e alla pubblicazione delle foto che ritraggono il marito morto:

“La divulgazione pubblica delle foto riaprirebbe riaprirebbe le mie vecchie ferite e mi procurerebbe nuove sofferenze. Sarebbe inoltre una madornale violazione della nostra privacy, Non riuscirei a cancellare quelle immagini dalla mente. Sarebbe un trauma enorme per me e per altri”.

Quando Kurt si suicidò la figlia Frances Bean aveva solo 20 mesi. Oggi la ragazza è stanca delle molestie che riceve dai fan del padre:

“Un fan ha fatto irruzione nella mia casa in California e ha aspettato per 3 giorni il mio ritorno perché credeva che l’anima di mio padre fosse entrata nel mio corpo”.